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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Pigneto / Via del Pigneto

"Nascondono la droga nelle auto dei cittadini": ecco come i pusher del Pigneto evitano l'arresto

Nonostante l'incessante azione di contrasto delle forze dell'ordine gli spacciatori proliferano ancora nella zona della Movida. I trucchi dei venditori

Blitz, controlli, arresti, presidi fissi ma lo spaccio di droga al Pigneto non cessa, anzi prolifera sempre di più soprattutto con l'arrivo della bella stagione quando migliaia di giovani e di turisti affollano nelle ore serali la zona dell'Isola Pedonale.

L'ULTIMO BLITZ -  L'ultima azione nella serata di ieri quando polizia e carabinieri hanno cinto d'assedio le strade del quartiere della Movida di Roma Sud sequestrando 260 grammi fra hashish e marijuana trovati nascosti tra gli alberi e nella terra che circonda le aiuole di via del Pigneto. Una battaglia senza fine in cui gli spacciatori sono favoriti dalla conformazione del quartiere, un dedalo di vie e incroci, e soprattutto dalla capacità di questi ultimi di nascondere la droga nei luoghi più impensati al fine di non farsi mai sorprendere con cospicui quantitativi di sostanza stupefacente.

PUSHER SOTTO CASA - Una situazione di difficile gestione per l'ordine pubblico con schiere di spacciatori pronti a vendere la droga dalle prime ore del pomeriggio per poi alimentare il business al calar del sole. A raccontare come i pusher riescono ad evitare condanne pesanti ed il carcere un residente della zona che ogni notte osserva le modalità di vendita di hashish e marijuana dal balcone della sua abitazione posta non lontano da uno dei crocevia dello spaccio, l'angolo fra via Ascoli Piceno, via Perugia e via Macerata

RACCONTO DI UN RESIDENTE - In particolare il residente del Pigneto, che intende rimanere anonimo per tutelare la propria incolumità e quella dei suoi familiari, descrive un sistema di vendita e nascondigli che rende difficile l'azione di contrasto messa in campo dalle forze dell'ordine nel quartiere del V Municipio. "Potrei raccontarne tante - spiega a RomaToday - ma molte delle loro precauzioni cambiano di volta in volta che carabinieri e polizia le scoprono". 

DROGA NELL'AUTO - In particolare il cittadino del Pigneto descrive come una volta si sia trovato nell'auto 'pezzi di fumo ed erba' pronti alla vendita. "Me ne sono accorto dopo aver ripreso la mia automobile parcheggiata in via L'Aquila. Una volta partito ho sentito il cambio della vettura strano, come se avesse qualcosa che non lo facesse muovere del tutto. A quel punto ho deciso di fermarmi e con enorme sorpresa ho trovato una bustina con una decina di piccole dosi di droga sotto la cuffia di gomma che protegge la leva del cambio". 

CITTADINI COME PUSHER - Una situazione non nuova, quella del nascondere la droga proprio all'interno dell'abitacolo delle auto. "Fortuna che me ne sono accorto, a quel punto mi sono fermato al primo cestino dell'immondizia ed ho gettato la droga. Ma se mi avessero fermate le forze dell'ordine trovandomi la sostanza stupefacente? Come avrei potuto difendermi da una eventuale accusa di spaccio?".

AUTO CONTROLLATE - In realtà, come spiega ancora il residente al Pigneto, le auto che vengono usate come nascondigli sono tenute sotto osservazione da pusher e vedette per evitare che i proprietari delle stesse possano partire con il loro 'carico'. "A me, per essere ironici, mi ha detto bene anche perchè altre persone sono state minacciate di non partire proprio dai pusher, che con loro grande stupore hanno poi tirato fuori la droga dalle loro vetture minacciandoli di farsi i fatti propri".

ALTRI NASCONDIGLI - Oltre che nel cambio delle auto, le vetture sono usate anche per via di altri nascondigli: "La droga la mettono ovunque: nel coperchio del tappo della benzina, sotto i tergicristalli, sotto i parafanghi sino a nasconderla nello spazio che esiste fra la targa e la carrozzeria". Questo naturalmennte permette ai pusher di evitare di essere sopresi con "quantità di droga che li farebbe arrestare seriamente e dopo alcuni giorni ce li ritroviamo nuovamente sotto casa". 

SCAMBIO VELOCE CON IL CLIENTE - Ad alimentare il business dello spaccio di droga gli innumerevoli clienti che acquistano hashish, marijuana, ed in caso di richiesta specifica eroina, cocaina e persino pillole di Viagra. "Lo scambio droga-soldi - racconta ancora il residente al Pigneto - è poi una loro specialità. In pratica il cliente di turno si avvicina al pusher e gli chiede la droga. Questi, dopo averlo invitato a camminare in una via poco distante, contatta un 'collega' si fa passare la dose o le dosi richieste dopo averle prese nel nascondiglio di turno, ed effettua uno scambio veloce droga-soldi con il cliente mentre si incrociano passeggiando sulla via indicata dallo spacciatore. Una mossa repentina - spiega ancora - difficilmente percepibile e soprattutto a danno dell'acquirente, l'unico a rimanere in possesso della droga in caso di arrivo delle forze dell'ordine". 

DROGA NELLE AIUOLE - Oltre che nelle auto dei cittadini i pusher nascondono la droga anche sugli alberi, nelle aiuole e nei posti più impensati: "quali gli sportelli dei contatori di acqua e luce e  i tronchi delle piante tagliate". 

LOTTA CONTINUA - Nonostante l'incessante azione di contrasto di polizia, carabinieri e guardia di finanza, il fenomeno dello spaccio di droga al Pigneto continua ad essere sotto gli occhi di tutti: "Putroppo - conclude il residente - nonostante l'impegno delle forze dell'ordine che è visibile a tutti, gli arresti non bastano. Leggo di decine di spacciatori fermati ogni giorno che poi ci ritroviamo sistematicamente negli stessi angoli di strada. Il problema non sono i pusher finali, manodopera a basso costo di un sistema criminale più elevato, il problema sono i clienti. Sino a quando le persone verranno a comprare il 'fumo' al Pigneto lo spaccio non cesserà di esistere, è la legge del mercato". 

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