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Cronaca

Proprietario di un'agenzia turistica sale sul Colosseo: "No all'ordinanza Tronca"

Un uomo è salito sul primo anello dell'Anfiteatro Flavio minacciando di suicidarsi. Sul posto Polizia Locale, ambulanze e vigili del fuoco. Alla base della protesta ci sarebbero le restrizioni imposte dall'ordinanza salva centro storico

Un uomo di 40 anni, il proprietario di un'impresa turistica operante nel settore dei tour organizzati, è salito sul primo anello del Colosseo in protesta contro l'ordinanza salva centro storico del commissario Francesco Paolo Tronca. L'allarme è scattato poco prima delle 10. Sul posto sono accorse numerose pattuglie della polizia Locale, i vigili del fuoco e un'ambulanza. 

Alla base della protesta ci sarebbero le restrizioni imposte dalle ordinanze salva centro storico. Tra le ordinanze firmate due giorni fa dal commissario Tronca infatti una riguarda anche le guide turistiche (procacciatori di turisti o salta fila) e in particolare il divieto di procacciare clienti sotto il Colosseo. Ieri sei di loro sono finite nelle maglie dei controlli della polizia Locale, subendo pesanti sanzioni. 

LE GUIDE TURISTICHE - Sotto all'Anfiteatro Flavio si è creato un capannello di operatori del settore. La protesta è infatti condivisa dall'intera "categoria". Franco - questo il nome dell'uomo - chiede a nome di tutte le guide un incontro con il Prefetto. Uno degli operatori presenti sotto al monumento spiega a RomaToday: "Siamo finiti anche noi in queste ordinanze firmate dal Commissario. Veniamo equiparati a risciò e gladiatori, figure abusive. Noi qui invece siamo tutti abilitati". I numeri del settore sono di 47 microimprese che operano e oltre 2000 lavoratori che con quest'ordinanze si ritrovano di fatto impossibilitati a lavorare.

PROCACCIATORI - Procacciare turisti per i tour è, secondo i manifestanti, l'unico modo per poter lavorare. "Noi facciamo quello che si fa sotto qualsiasi monumento del mondo. Purtroppo i turisti non entrano direttamente nelle agenzie turistiche. Arrivano sotto il monumento e lì si aspettano di avere informazioni e sapere come muoversi. Noi quello facciamo. Diamo informazioni sulle visite e di fatto vendiamo le visite stesse che vengono poi acquistate in agenzia. Nulla di abusivo, tutto alla luce del sole"

LA RICHIESTA - La richiesta è quella di un incontro con il Prefetto. Così un operatore: "Vogliamo che ci ascolti. Noi siamo pronti a scrivere insieme un regolamento su cosa puo' e con non deve fare fare un procacciatore. Così com'è però quel provvedimento ammazza un settore, mette sul lastrico 2000 persone, lasciando i monumenti in mano agli abusivi, così com'era prima del nostro arrivo".
 

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