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Cronaca Prati / Piazzale Clodio

Miltia: due condanne e 7 rinvii a giudizio per apologia del fascismo

Nei loro confronti contestati anche i reati di associazione a delinquere e diffusione di idee fondate sull'odio raziale. Il processo comincerà il prossimo 11 dicembre

Due condanne previo patteggiamento e sette rinvii a giudizio sono stati decisi dal gup di Roma, Orlando Villoni, per altrettanti militanti della organizzazione di estrema destra Militia. Accusati dal pm Luca Tescaroli, a seconda delle posizioni degli imputati, di apologia del fascismo, associazione per delinquere, violazione della legge Mancino, diffusione di idee fondate sull'odio razziale e etnico deturpamento di cosa altrui al procurato allarme, fino alle minacce alle istituzioni e ai loro rappresentanti.

PATTEGGIAMENTO - Tra i rinviati a giudizio - il processo comincerà l'11 dicembre prossimo davanti ai giudici della II sezione del tribunale - Maurizio Boccacci, Stefano Schiavulli e Giuseppe Pieristé. I patteggiamenti, con pene fino ad otto mesi di reclusione, hanno riguardato Giuseppe Tetti e Andrea Cessari, mentre per un altro imputato, Alessandro Dessì, é stato dichiarato il non doversi procedere.

MINACCE - Tra l'altro, secondo quanto accertato dalla procura, gli appartenenti alla organizzazione avevano preso di mira alcune personalità della politica nazionale tra i quali l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, gli ex presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, con striscioni, manifesti e scritte offensive apparse in più punti della capitale. Tra gli 'obiettivi' dell'organizzazione anche il presidente della comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici.

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