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Cronaca

Militia, Boccacci e altri tre a processo per incitamento a razzismo

Avevano esposto tra il 2008 e il 2009 alcuni striscioni e manifesti a Roma con scritte che incitavano alla discriminazione razziali: Boccacci, leader di Militia e altre tre persone a processo

Quattro persone, tra cui il leader del movimento Militia, Maurizio Boccacci, sono finiti sotto processo per violazione della Legge Mancino. Avevano esposto tra il 2008 e il 2009 alcuni striscioni e manifesti a Roma con scritte che incitavano, anche mediante il negazionismo, alla discriminazione razziale.

Boccacci, già leader del disciolto Movimento Politico Occidentale, secondo quanto accertato dalla procura, avrebbe agito quale ideatore e promotore di 'Militia', "che tra gli scopi ha l'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi". In totale sono circa sedici gli striscioni apparsi in alcune zone della Capitale e oggetto del capo di imputazione. Tra i soggetti presi di mira il presidente del Senato Renato Schifani, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, il presidente della Camera Gianfranco Fini, l'ex premier Silvio Berlusconi, l'ex presidente Usa George Bush.

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