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Cronaca

Sciopero trasporti: chiusa la metro A, Roma-Lido ogni 30 minuti

La protesta di quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30, è stata indetta dall'Usb. Regolari le metro B e C. Possibili disagi sulle altre linee gestite da Atac

Metro A chiusa questa mattina a causa dello sciopero dei trasporti indetto dal sindacato di base Usb. Un blocco di quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30, che riguarda tutto il servizio gestito da Atac. Regolari invece la metro B e la metro C. 

Attiva, con frequenza di 30 minuti, la ferrovia Roma-Lido. Possibili disagi sulle altre linee. Roma-Viterbo: servizio urbano e extraurbano attivo con possibili riduzioni di corse. Termini-Centocelle: attiva con possibili riduzioni di corse. Bus di superficie: possibili riduzioni di corse o sospensioni di linee. 

Non c'è pace quindi per i, pochi, romani che sono rimasti in città. Questa mattina inoltre disagi e code si sono registrati anche sulla tangenziale Est dove, a causa della chiusura del cosiddetto tronchetto urbano dell'A24, nel tratto che va dall'imbocco della tangenziale allo svincolo di via Palmiro Togliatti, la viabilità è andata in tilt. 

Lo sciopero si è concluso, come previsto alle 12.30. Sulla metro A il servizio è così tornato regolare dalle 14. "In anticipo rispetto ai tempi tecnici stimati" il commento dell'Agenzia per la mobilità.

Spiega L'Agenzia per la mobilità: "Lo sciopero del trasporto pubblico indetto dal solo sindacato USB si è concluso con un'adesione pari al 7,5%. L'agitazione ha tuttavia causato la chiusura della linea A della metropolitana, riproponendo la necessità che sia finalmente rivista la normativa sugli scioperi soprattutto nel settore del trasporto pubblico. Il servizio sul resto della rete, bus, tram, linee B e C del metrò, ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Viterbo, è stato sostanzialmente regolare. Atac precisa che altri dati sullo sciopero comunque diffusi da terzi sono da considerarsi privi di fondamento".

Diverso il commento dell'Unione sindacale di base: “Come al solito, dopo uno sciopero riuscito, aziende, amministratori, dirigenti, politici e gran parte dei media si accaniscono contro i lavoratori e il sindacato, rei, secondo loro, di scioperare ‘strumentalmente’,  recando danni ai cittadini e non comprendendo la situazione delle aziende” osserva Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo Nazionale USB. “Ma la strumentalità è proprio questa  utilizzare i cittadini come scudo contro i lavoratori, che nella maggior parte dei casi, e questa volta in Atac ancor di più, difendono soprattutto il servizio pubblico”. Conclude Tomaselli: “Poi si attacca il diritto di sciopero e, seguendo la linea del ‘grande timoniere’ Renzi, ci si precipita a dichiarare che servono norme più severe, se non l'abolizione del diritto costituzionale dello sciopero, per difendere i diritti delle aziende e dei profitti a danno dei lavoratori e del bene pubblico”.

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