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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Arresti, Marra: "Io a disposizione di Scarpellini? Solo cortesia"

L'immobiliarista invece ha risposto in merito agli assegni da 367 mila euro: "Un prestito". Poi ha ammesso: "Avevo molte pratiche aperte in Campidoglio e non volevo che lui le giudicasse negativamente"

"Un prestito che spero ancora mi venga restituito". Sarebbe questa la spiegazione che l'immobiliarista Sergio Scarpellini avrebbe rilasciato ieri ai magistrati nel corso dell'interrogatorio di garanzia in merito a due assegni circolari emessi dall'imprenditore nel 2013. Due assegni, per un totale di 367 mila euro, con i quali la moglie di Raffaele Marra, arrestato venerdì per corruzione, acquistò un appartamento a Prati Fiscali. Scarpellini, il primo ad essere ascoltato dal gip Maria Paola Tomaselli, avrebbe poi ammesso: "Avevo molte pratiche aperte in Campidoglio e non volevo che lui le giudicasse negativamente. Era un personaggio influente e temevo che se avessi rifiutato ci sarebbero state conseguenze" riporta Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera.

L'accusa è di corruzione. "Ma non è escluso che alla fine Scarpellini possa essere ritenuto un concusso, costretto dall’ex braccio destro di Virginia Raggi a pagare per avere la garanzia che i suoi affari con il Comune di Roma - e forse anche quelli con la Regione dove Marra lavorava in precedenza - non subissero danno" continua il Corriere della Sera.

In ogni caso l'immobiliarista avrebbe più volte assicurato: "Non c'è stata nessuna contropartita da Marra, io non ho niente da nascondere". Al centro dell'interrogatorio anche l'appartamento all'Eur-Papillo venduto da una società di Scarpellini a Marra con un "considerevole 'sconto' di circa 500 mila euro", così come si legge sull'ordinanza che ha portato all'arresto. Nel corso dell'atto istruttorio i difensori dell'immobiliarista, gli avvocati Massimo Krogh e Remo Pannain, hanno depositato i contratti dell'appartamento. E hanno fatto sapere: "Ha chiarito la sua posizione e risposto a tutte le domande per oltre due ore". Al termine dell'interrogatorio di ieri, l'istanza di scarcerazione non era ancora stata presentata ma, vista l'età di Scarpellini, che ha quasi 80 anni, gli avvocati hanno annunciato l'intenzione di avanzarla. 

Secondo quanto si apprende, invece, la domanda di scarcerazione non sarà presentata per Raffaele Marra. L'ex capo del Personale, interrogato dopo Scarpellini, ha specificato che il suo "essere a disposizione", dichiarazione parte di un'intercettazione registrata dagli inquirenti nel giugno scorso, "è stato solo un fatto di cortesia verso una persona che conoscevo". L'avvocato di Marra, Francesco Scacchi, avrebbe inoltre confermato l'intenzione di depositare nelle mani del gip dei documenti riguardanti i fondi serviti per l'acquisto dell'appartamento in via dei Prati Fiscali. "Nessuna domanda sul sindaco Raggi e sul suo rapporto con il mio cliente" ha spiegato ancora l'avvocato. "È stato lucido e sereno. Ha fornito risposte principallmente su quanto gli viene contestato dalla Procura ma ha fornito delle precisazione anche su altri punti come ad esempio il suo rapporto con Malta". 

A colpire anche gli 'omissis' con cui molte pagine del fascicolo processuale sono state coperte. Non si escludono nuovi filoni. Spiega ancora il Corriere della Sera: "Sicuramente era intercettato il telefono di Marra e agli atti ci sono le sue conversazioni con la sindaca di Roma, con Romeo, con gli altri funzionari e assessori della giunta capitolina. Carte che i magistrati al momento hanno deciso di non svelare. Alcune parti saranno certamente non penalmente rilevanti, ma non è escluso che altri episodi siano tuttora al centro delle verifiche affidate ai carabinieri". 

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