rotate-mobile
Cronaca

Morta carbonizzata nel parco: Maria Cristina uccisa dalle fiamme quando era ancora viva

Sul corpo nessun segno di violenza. E' quanto emerge dai primi risultati dell'autopsia effettuata oggi al policlinico Tor Vergata

Com'è morta Maria Cristina Olivi, la 49enne trovata cadavere nel parco delle Tre Fontanta? Una domanda che ancora aspetta una risposta chiara da quel maledetto venerdì 20 aprile quando, la donna è stata rinvenuta "mentre bruciava ancora" alle 7:20 del mattino, come ha dichiarato un residente di zona che stava facendo jogging nell'area verde. 

I risultati dell'autopsia sul corpo di Maria Cristina Olivi

I risultati dell'autopsia hanno disegnato un primo scenario. Dagli esami effettuati al policlinico Tor Vergata non ci sarebbero segni di violenza sul corpo. Maria Cristina, quindi, era ancora viva al momento dell'innesco. Secondo l'esame sarebbe morta per le inalazioni sprigionate dal fumo del rogo che ha poi finito per carbonizzare il suo corpo, soprattutto nella zona del torace. La parte del corpo dove risulta essere maggior quantità di liquido infiammabile. 

VIDEO | Il luogo del ritrovamento

Le indagini sulla morte di Maria Cristina Olivi

Sulle parti del corpo rimaste integre nessun segno di violenza quindi. Tradotto: gli inquirenti indagano per omicidio, ma ancora non escludono del tutto l'ipotesi del suicidio. Dalle informazioni raccolte, sembra che la donna fosse affetta da tempo da una patologia psichica e soffrisse di depressione. Insomma l'autopsia spingerebbe nel caso dell'estremo gesto anche se, va ricordato, vicino al corpo della donna non è stato trovato nessun accendino e nessun contenitore di liquido infiammabile. 

E' stato usato quindi un fiammifero? A tenere aperta la possibilità è il suo lavoro. Maria Cristina lavorava in una lavanderia. E' possibile che abbia usato della trielina, un solvente smacchiante e altamente infiammabile, e successivamente raggiunto a piedi il parco che dista poche centinaia di metri da casa sua? Le indagini della Polizia Scientifica diranno di più. L'ultima telefonata, poche ore prima della morte, l'ha fatta alla madre ed era sembrata tranquilla.

corpo donna carbonizzato-2

Il mondo dei senza fissa dimora del parco

L'altra pista è quella dell'aggressione. Un incontro notturno finito male. Per questo l'attenzione si starebbe concentrando sugli ambienti dei senza fissa dimora che, di notte, frequentano l'area del parco. Al vaglio anche il racconto di un senegalese che avrebbe detto di aver sentito delle voci e visto delle fiamme e delle persone allontanarsi. Il suo racconto, tuttavia, ancora non è considerato pienamente credibile dalla Squadra Mobile della Polizia che indaga. 

Nello scenario, inoltre, si incastrano anche altri elementi. L'appartamento della donna è stato trovato con la porta socchiusa. Nessun segno di effrazione. Nessun oggetto rubato all'interno. Vicino al corpo di Maria Cristina c'era la sua borsa, conteneva ancora il portafoglio, i documenti ed il cellulare. Nessuna rapina quindi. Gli inquirenti hanno ascoltato i testimoni e i parenti della donna. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire le ultime ore di Maria Cristina Olivi. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morta carbonizzata nel parco: Maria Cristina uccisa dalle fiamme quando era ancora viva

RomaToday è in caricamento