Era considerato l'Arsenio Lupin dell'aeroporto di Fiumicino. Agiva con una velocità e una caparbietà che l'avevano reso inafferrabile. La Polaria di Fiumicino l'ha arrestato dopo una caccia lunga iniziata a gennaio. Lui Riccardo P., messicano di 40 anni, è stato catturato la settimana scorsa.

Gli uomini della Polaria l'hanno individuato prima con le telecamere e subito hanno messo alle sue calcagne una poliziotta in borghese. Quando l'uomo ha colpito sono partite le manette.

Una vera liberazione per gli uomini della Polizia di Fiumicino che l'hanno ribattezzato "Manolete" come il famoso torero. Come un torero infatti Manolete arrivava, si sfilava la giacca, si muoveva intorno ai bagagli, osservava il turista, aspettava il momento giusto e con un movimento tanto veloce quanto naturale, se ne impossessa nascondendo il bottino sotto la giacca.

Numerose le vittime di Manolete, che spesso si accorgevano del furto soltanto una volta giunti a destinazione oppure poco prima dell'imbarco e per non perdere il volo rinunciavano a sporgere denuncia.

Così ha commentato il vicesindaco Cutrufo: "La cattura di Manolete sta facendo giustamente il giro del mondo. Il mio plauso va alle forze dell'ordine che hanno messo fine alla "carriera" di un ladro di bagagli che derubava i turisti di passaggio all'aeroporto di Fiumicino, creando un danno economico ai turisti, ma anche di immagine molto grave per la Caput Mundi. In questo momento di grande ripresa, con i tanti progetti in campo, tra i quali anche il piano di ampliamento dell'aeroporto, nel quale si prevede un esponenziale aumento di arrivi entro pochi anni - ha aggiunto Cutrufo - è importante riuscire a riflettere all'esterno un'immagine di tranquillità e serenità per i turisti che, come ripeto spesso, sono per la città Capitale, una grande risorsa".

MANOLETE IN AZIONE: IL VIDEO