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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tra Lega e Movimenti è scontro solo a parole: proteste pacifiche e senza tensioni

Le tensione di ieri a piazzale Flaminio hanno messo in allarme la città, blindatissima per le due manifestazioni. Ma comizio e corteo si sono svolti senza incidenti

Tanto rumore per nulla. Alla fine il pomeriggio romano fra comizi e cortei è filato liscissimo. Nessun problema di ordine pubblico, nonostante il caos di ieri a piazzale Flaminio facesse presagire il peggio. Il leader del Carroccio ha parlato a una piazza del Popolo non strapiena, ma affollata. E i #maiconsalvini hanno sfilato tranquilli tra slogan e striscioni anti Lega, dall'Esquilino a piazza Sant'Andrea della Valle, poi diretti in serata a San Lorenzo. Una scontro che si è consumato più a parole che nei fatti, per fortuna dei partecipanti, di Roma e del suo centro storico. 

PIAZZA DEL POPOLO COME PONTIDA  - "Zecche spacca vetrine", o peggio, "quattro barboni". Insulti senza remore quelli rivolti agli antagonisti da Matteo Salvini dal palco di piazza del Popolo, dove il leader leghista ha provato a prendersi il centrodestra romano, al grido di "Renzi a casa". Bandiere della Serenessima, della Lega e della Padania sventolate in una piazza che però non è piena. Certo non si può parlare di flop, ma i numeri gridati al megafono, "siamo 100mila, facciamoci sentire", hanno poco a che fare con la realtà. Ventimila al massimo, secondo nostre stime. 

ANTAGONISTI #MAICONSALVINI - Più alto il numero della "Roma antifascista", che ha sfilato in corteo da piazza Vittorio al Colosseo. Circa 30mila secondo stime non ancora ufficiali. Gli anti Salvini che hanno raccolto rappresentanti dei Movimenti per la casa, centri sociali, studenti medi e universitari, si sono fatti sentire con il coro "siamo tutti antifascisti", e il messaggio, chiarissimo: "Salvini la nostra risposta alle tue provocazioni sono 35 mila persone che ti dicono in coro: Roma non ti vuole". Anche qui non sono mancati attacchi diretti al leader del Carroccio, accusato di "non aver mai lavorato" e di essere "una banderuola al vento".  

FORZE DELL'ORDINE - Blindatissima la manifestazione. E il sistema di sicurezza messo in campo sembra aver funzionato. Da piazza Vittorio, dove la polizia ha installato grate alte oltre due metri, simili a quelle utilizzate nel G8 di Genova, per evitare contatti con Casapound, la cui sede è proprio a due passi dalla stessa piazza, ai 4mila agenti impegnati sul campo. Lungo tutto il percorso del corteo, blindati di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza hanno bloccato gli accessi alle strade limitrofe garantendo la sicurezza di romani e turisti. 

Soddisfazione per la riuscita del corteo è stata espressa dal vicesindaco, Luigi Nieri, che ha parlato di una "piazza sorridente e colorata di diritti e inclusione. Una piazza che guarda avanti, al futuro, dando le spalle ad un passato buio, fatto di odio e rancore".

Corteo dei Movimenti dall'Esquilino

Lega Nord e Casapound a piazza del Popolo

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