In piazza per la Palestina: balli, canti e slogan per le strade del centro
Il corteo nazionale per la Palestina ha sfilato ieri pomeriggio per il centro della Capitale, attraversando una piazza Venezia "blindata" dalle forze delle ordine. Traffico in tilt sul Lungotevere
Da piazza della Repubblica a piazza SS. Apostoli a suon di balli, girotondi con in sottofondo musiche tradizionali in lingua araba, striscioni, slogan urlati e cantati. Il corteo nazionale per la Palestina ha sfilato ieri pomeriggio per il centro della Capitale, attraversando una piazza Venezia "blindata" dalle forze delle ordine. Il traffico dell'area ha avuto non poche ripercussioni, specie sul Lungotevere, dove sono state deviate le auto.
"Per la fine dell'occupazione israeliana - Palestina libera". È lo striscione che ha dato il via al corteo, partito poco prima delle 15.30. Molte le bandiere palestinesi e della pace sventolate dagli attivisti, arrivati da tutta Italia. Con la manifestazione nazionale di oggi (ieri, ndr), spiega il presidente della Comunità di Roma e del Lazio Salameh Ashour, "vogliamo dare il messaggio che l'ingiustizia e l'arroganza di Isarele nei territori occupati con l'ultimo attacco a Gaza non possono essere tollerati".
Il nostro, ha aggiunto, "è un invito per impegnarci tutti per realizzare una pace giusta in Palestina, permettendo allo stato palestinese di sorgere sui territori palestinesi attualmente occupati da Israele". Inoltre, ha puntualizzato, "è ora di rilasciare i prigionieri palestinesi e di togliere l'assedio su Gaza. Smettiamola anche con le persecuzioni in Cisgiordania: siamo per una convivenza pacifica tra tutti i popoli della Terra".
Hanno partecipato alla mobilitazione attivisti della rete di associazioni e comitati Pro-Palestina, sindacati di base come Usb e Cobas, i Movimenti per il diritto all'abitare. Tra i presenti anche il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, in testa al corteo. Non sono mancati alla vigilia i timori di incidenti.
