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Cronaca Centro Storico / Lungotevere Tor di Nona

L'Ater e la manutenzione degli stabili: "La Regione sblocchi 45 milioni"

Un presidio dell'Unione Inquilini, sotto la sede ATER di Lungotevere Tor di Nona, per tornare a chiedere lo sblocco dei 45 mln di euro, fermi in Regione

E' stata la giornata dell'emergenza abitativa quella di oggi. Non solo occupazioni però. Sul Lungotevere infatti a scendere in piazza è stata Unione Inquilini che ha manifestato per chiedere lo sblocco dei fondi regionali per la manutenzione degli stabili.

I FONDI PER LA MANUTENZIONE  - Alla manifestazione in forma statica, cui hanno partecipato persone arrivate dai vari municipi di Roma, sono state esposte bandiere e striscioni con i quali si è tornato a reclamare l’utilizzo dei fondi congelati alla Regione Lazio. Come in altre situazioni evidenziato, le condizioni di molti immobili ATER, un po’ in tutta quanta la città, da tempo necessitano di vari interventi manutentivi. E quei fondi, come ci hanno spiegato i presenti, sono indispensabili per procedere con la sistemazione degli immobili. “I tecnici ci dicono che non possono fare niente perché non ci sono i soldi – ci spiega Deo Peppicelli, dell’Unione Inquilini di Spinaceto – registriamo un blocco totale per cui la gente è costretta a fare ogni tipo di intervento, dalla cosa più stupida, come il sostituire una lampadina nelle scale, al riparare i solai perchè ci sono infiltrazioni e non si provvede”.

LA MANUTENZIONE FAI DA TE - “La gente ormai si trova in uno stato d’animo che oscilla tra l’esasperazione ed il rassegnato spinto. E sono costretti a farsi sul serio i lavori da soli – incalza Peppicelli -  come nel caso di questa signora di Spinaceto – che pur confermando la testimonianza, chiede di  mantenere l’anonimato – che ha dovuto prendere la  carta catramata, andare sul tetto e provvedere a sistemare la falla che le faceva arrivare l’acqua al centro della sua camera da letto”.

GLI INTERVENTI URGENTI - Il problema della scarsa manutenzione degli immobili ATER di Roma, è nota. E tuttavia, alcuni racconti, ben rappresentano una condizione in gran parte inimmaginabile. “Nell’ATER di Roma – osserva Carlo Ortale, Vice Presidente del Consiglio Municipale del XIX  - ci sono tutta una serie di interventi di manutenzione urgenti ereditati dalle nevicate ormai di febbraio scorso. Quindi parliamo di cornicioni, terrazzini, tettoie, tutta una parte degli immobili di fatto ammalorati, anche in maniera grave. Non parlo solo di Primavalle, di Valle Aurelia o di Garbatella, ma di tutta Roma, poiché la stessa situazione l’abbiamo riscontrata anche a San Basilio, piuttosto che al Tufello”.

Manifestazione Unione Inquilini Manutenzione ATER di Roma

I FONDI BLOCCATI E LE NUOVE NOMINE - Eppure i fondi per provvedere ad ottemperare molti interventi, secondo i vari manifestanti presenti, ci sarebbero. “Oggi stiamo chiedendo – riprende il Consigliere Ortale (PRC)  -  che i  soldi per la manutenzione ordinaria dell’enorme patrimonio immobiliare dell’ATER di Roma ex IACP, vengano accreditati all’ATER di Roma. Sono 45 milioni di euro, in un periodo come questo non poca cosa. Invece che si fa. Da una parte la Regione Lazio regala in due anni 60 milioni di euro per l’housing sociale, realizzato su aree di privati che poi di fatto hanno degli stanziamenti pubblici, anche se  gli immobili costruiti vengono utilizzati per attività prettamente privatistica. E nel frattempo viene nominato il nuovo Direttore Generale dell’Ater di Roma su nomina dell’Assessore  Bontempo, soprannominato “Er Pecora”,  per la serie, ‘casomai prima nomino il mio uomo di fiducia e poi eventualmente faccio arrivare i 45 milioni per fare interventi di manutenzione'. In vista delle prossime elezioni una bella marchetta per i candidati del Centrodestra”.
 

 

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