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Cronaca Ardea / Viale San Lorenzo

Omicidio Torni: affari e sentimenti dietro l'assassinio di Tor San Lorenzo

Ordinanza di custodia cautelare in carcere per un 54enne ritenuto il mandante dei killer dell'allora 43enne. Dietro all'eliminazione dell'uomo ci sarebbe il traffico di sostanze stupefacenti ed una relazione finita male tra il fermato e la sorella di Torni

Affari, sentimenti e la paura di essere uccisi per primi. Questo il mix letale che avrebbe determinato l'omicidio di Alessandro Torni, freddato a Marina Tor San Lorenzo il 3 gennaio del 2008 dopo essere stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco al torace mentre viaggiava a bordo della propria Ford Fiesta con il figlio (allora 17enne) ed il padre lungo la via Laurentina. A distanza di quasi sei anni i carabinieri sembrano aver messo insieme i pezzi del puzzle notificando un'ordinanza di custodia cautelare in carcere ad un 54enne, originario di Napoli ma da tempo residente nella cittadina del comune di Ardea, ritenuto dagli inquirenti il mandante dell'assassinio dell'allora 43enne.

AFFARI E SENTIMENTI - Nel corso delle complesse indagini i Carabinieri hanno appurato che alla base del grave episodio delittuoso ci sarebbero stati da un lato dei forti rancori personali, attinenti una relazione sentimentale conclusasi male fra il mandante e la sorella dell’assassinato, e dall’altro la volontà di entrambi di primeggiare nel contesto criminale locale dello spaccio di sostanze stupefacenti.

FASE CAUTELARE - I risultati delle indagini sono stati esposti il 24 ottobre dai carabinieri della Compagnia e del Norm di Anzio, e dal tenente colonnello Luciano Magrini, comandante della Compagnia di Frascati mettendo "Un punto fermo su una vicenda che era rimasta insoluta". Una fase cautelare delle indagini che ha determinato l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare nel carcere di Velletri, emessa dal Gip di Velletri Alessandra Ilari su richiesta della Procura locale nei confronti del 54enne pluripregiudicato raggiunto dall'atto all'ospedale San Camillo di Roma, dove questa mattina doveva essere dimesso in seguito ad un piccolo intervento.

Tor San Lorenzo: presunto mandante omicidio Torni

OMICIDIO TORNI - L'omicidio si consumò la sera del 3 gennaio del 2008, intorno alle 18,30 circa, dopo che Alessandro Torni era appena uscito dagli uffici della stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo adempiendo all'obbligo di firma al quale era sottoposto. Alla guida di una Ford Fiesta con il padre ed il figlio l'allora 43enne venne affiancato sulla via Laurentina da un'auto di grossa cilindrata e freddato con due colpi di arma da fuoco. Spari letali per il Torni morto subito dopo il trasporto in ospedale con gli altri occupanti dell'utilitaria rimasti illesi.

OMICIDIO APRILIA - Alessandro Torni ucciso mentre era al regime degli arresti domiciliari (da qui la firma in caserma) era da poco uscito dal carcere dove era stato associato in quanto ritenuto responsabile (assieme ad altri complici) dell'omicidio di un 27enne originario di Aprilia (in provincia di Latina) freddato allo stabilimento 'Il Gabbiano' di Marina di Tor San Lorenzo nel febbraio del 1999. Un'assassinio efferato con il corpo del giovane poi carbonizzato che secondo gli inquirenti fu dovuto a questioni inerenti il traffico di sostanze stupefacenti.  

Tor San Lorenzo: presunto mandante omicidio Torni (1)

PRIMO PROCEDIMENTO ARCHIVATO - Una complessa attività di indagine quella dell'omicidio Torni, maturata in un periodo (2007) nel quale il litorale sud romano era al centro di una piccola guerra per controllo del crescente e fiorente mercato delle sostanze stupefacenti (in particolar modo la cocaina), con gambizzazioni e colpi di arma da fuoco all'ordine del giorno. Per questo le risultanze degli investigatori indirizzarono subito i sospetti su un gruppo di pregiudicati di Marina di Tor San Lorenzo con il quale il Torni era entrato in conflitto subito dopo la scarcerazione avvenuta nel 2007, gli elementi raccolti tuttavia non furono sufficienti ed il procedimento fu archiviato una prima volta.

RIAPERTURA INDAGINI - Nel febbraio del 2012 il Gip del Tribunale di Velletri ha accolto la richiesta di riapertura delle indagini formulata dall'ufficio del Pm in ordine all'omicidio di Alessandro Torni. Un caso riaperto grazie alle nuove tecnologie a disposizione dell'Arma attraverso l'acquisizione di nuovi elementi e riscontri scientifici, che ha permesso ai carabinieri della Compagnia di Anzio di riattualizzare e rafforzare gli indizi di colpevolezza emersi già in precedenza a carico del 54enne, individuato quale mandante dell'omicidio Torni.

TENTATO OMICIDIO - Gli attriti sono stati confermati, sempre secondo gli inquirenti, dal fatto che poco prima dell'assassinio di Torni l'uomo e il suo 'rivale' si erano già affrontati pubblicamente con i due che dalle minacce verbali erano passati ai fatti che si concretizzarono poco dopo con un primo agguato al quale Alessandro Torni riuscì a sfuggire.

OMICIDIO TORNI - Un obiettivo che i killer di Torni non hanno mancato una seconda volta, freddandolo con un'azione precisa in un orario in cui la vittima sarebbe passata per certo sulla via Laurentina, dove poi venne raggiunto e ucciso. Scoperto il presunto mandante le indagini dei carabinieri proseguono per cercare di assicurare alla giustizia gli autori materiali dell'omicidio del 43enne di Marina di Tor San Lorenzo.

PERQUISIZIONI - Raggiunto al San Camillo dall'ordinanza di custodia cautelare i carabinieri hanno dato via all'alba del 24 ottobre a delle perquisizioni nei confronti di alcune persone ritenute coinvolte negli affari del 54enne, tutte nella zona del litorale di Ardea.

DUE ARRESTI - I controlli defi Carabinieri della Compagnia di Anzio, con l’ausilio dei Nucleo Carabinieri Cinofili e del Reparto Elicotteri di Pratica di Mare, hanno consentito di trarre in arresto un pregiudicato di 58 anni, in quanto trovato in possesso presso la propria abitazione di una pistola calibro 22, di due fucili (di cui uno compendio di furto e l’altro con matricola abrasa) nonché 40 cartucce e inoltre la di lui sorella, anch’essa con precedenti penali, di 55 anni in quanto deteneva presso la propria abitazione 170 grammi di marijuana suddivisa in vari contenitori nonché materiali per la pesatura e il confezionamento dello stupefacente.

PISTOLA E FUCILI - Le armi ritrovate non sono state utilizzata per l'omicidio Torni, che venne freddato da una pistola calibro 7,65.

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