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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Tivoli / Via Acquaregna

Malattie cardiovascolari, la Asl Rmg prepara un piano triennale per la prevenzione

Il progetto prevede la collaborazione di tutti i livelli, dal medico generico allo specialista. Il progetto è volto sia a prevenire i comportamenti a rischio che peggioramenti nei pazienti che già hanno problemi di cuore

'Ci stai a cuore e per vedere come stai veniamo a casa tua'. E' questo il messaggio del nuovo piano triennale aziendale di prevenzione attiva del rischio vascolare.

L'INIZIATIVA - Promossa dall'Asl Rmg, la campagna prende le mosse dall'incidenza delle malattie cardiovascolari sulle morti: il 35% dei decessi maschili e il 43% di quelli femminili. Nella Asl Rmg, fra 2010 e 2012, sono state la causa del 38% delle morti. Perciò, sul prinicipio per cui 'prevenire è meglio che curare', la Asl Rmg ha deciso di dire 'basta' ai problemi di cuore, e per combattere contro i fattori di rischio: cattiva alimentazione, fumo, poca attività fisica.

LO SCREENING - Innanzitutto, è prevista una campagna di comunicazione aperta a tutti: saranno distribuiti manifesti informativi alle scuole ed ai medici di medicina generale dei 70 comuni della Asl Rmg. L'obiettivo è quello di informare sui rischi e sugli stili di vita a rischio di malattie cardiovascolari. La Asl inviterà le persone tra i 45 e i 59 anni a sottoporsi allo screening cardiovascolare, selezionandole dagli elenchi dei medici generali. Le persone scelte riceveranno a casa una lettera di invito e una successiva chiamata telefonica per la conferma dell'adesione. Nel caso di mancata risposta o di risposta negativa l'invito sarà ripetuto. Saranno presi e raccolti in una scheda dati anamnestici, antropometrici, informazioni sugli stili di vita, peso, altezza, circonferenza addominale, pressione arteriosa e fatte analisi del sangue per valutare il livello di rischio cardiovascolare per i prossimi 10 anni. Per ognuno sarà previsto un percorso di informazione, counselling (per esempio per smettere di fumare o per svolgere attività fisica) e anche sanitario qualora servisse. Tali attività di screening avverranno anche all'interno delle grandi fabbriche del territorio che hanno già dato disponibilità.

LA PREVENZIONE SECONDARIA - Ma il progetto si rivolge anche a tutte le persone già malate e affette da cardiopatia ischemica o da scompenso cardiaco. Tra gli obiettivi, quelli di favorire la riabilitazione dei pazienti dimessi da un regime di ricovero e la prevenzione e il sostegno a casa di pazienti cronici, che afferiscono alla struttura sanitaria in regime ambulatoriale, in un percorso diagnostico-terapeutico strutturato, al fine di evitare recidive, attraverso modifiche dello stile di vita, un self-care raggiunto tramite una terapia educazionale appropriata e un approccio terapeutico farmacologico.

L'AMBULATORIO DELLO SCOMPENSO CARDIACO - All'ospedale di Tivoli è attivo l’ambulatorio dello scompenso cardiaco. Operando in stretta connessione funzionale con i medici generici e la rete dei servizi, consente il monitoraggio dei fattori di rischio cardiovascolari nella popolazione e la gestione dei soggetti affetti da scompenso cardiaco, garantendo risposte assistenziali adeguate. Il percorso garantisce una presa in carico globale, una riduzione dei tempi di attesa di prestazioni previste dalle Linee Guida Nazionali ed Internazionali, dei follow up strutturati, una terapia educazionale a diversi livelli di gravità della patologia, una continuità delle cure e la possibilità di utilizzo di sistemi informatizzati di telemedicina. Il tutto in un contesto di riduzione dei re-ricoveri e miglioramento della qualità di vita percepita. 

IL TELEMONITORAGGIO CARDIOLOGICO - Si tratta di un sistema di trasmissione dati in modalità wireless ad un server, tramite l’utilizzo di un kit composto da un palmare con funzione dati, un pulsossimetro (è simile ad una molletta per i panni e viene applicato ad un dito per rilevare il livello di ossigenazione del sangue e la frequenza cardiaca), un bracciale che serve a rilevare la pressione arteriosa, oltre alla possibilità di introdurre manualmente altri parametri quali il peso e la glicemia, sempre con la stessa modalità di trasmissione dati. Dopo una fase sperimentale, sono stati consegnati, dalla Asl Roma G, un totale di 25 kit di telemonitoraggio. Sulla base della prescrizione medica, i pazienti effettuano le misurazioni dei parametri vitali. Questi, in connessione bluethooth, giungono su un palmare, anch’esso in dotazione, che incamera i dati attraverso una App e li trasmette ad un server, accessibile dai sanitari attraverso una username e password nominativa.  Il sistema di telemonitoraggio prevede anche la co-presenza di un call-center dalle ore 8 alle ore 18, dal lunedì al venerdì, a disposizione degli utenti e degli operatori sanitari, per interventi in caso di mal funzionamento, errori tecnici, informazioni nell’utilizzo, ma anche in caso di rilevazione di valori fuori range di riferimento. I medici valutano le rilevazioni effettuate per i possibili interventi del caso.

FARE RETE - E' la parola d’ordine del piano e riguarda tutti gli attori coinvolti a livello ospedaliero, distrettuale e territoriale: "Migliorare l'integrazione fra ospedale e territorio e le relazioni fra operatori sanitari. Assicurare al medico generico, che prende in carico il paziente dimesso o il paziente cronico, un riferimento specialistico cardiologico, attivando corsie preferenziali in un contesto di comunicazione efficace bidirezionale. Migliorare l'informazione fornita al paziente e alla sua famiglia, con lo sviluppo di un’attività di counselling appropriata - ha spiegato il direttore generale della Asl Rmg Giuseppe Caroli - Si tratta di un progetto complesso, che funziona grazie alla collaborazione e all’integrazione di tutti i servizi ospedalieri e territoriali. Il telemonitoraggio cardiologico consente poi ai cittadini malati di essere seguiti nel proprio ambiente naturale, a casa propria. Non solo. Positive saranno le ricadute anche a livello economico. L’intero piano è orientato alla riduzione dei re-ricoveri, della mortalità e, quindi, della spesa sanitaria".

Il progetto sarà presentato il 4 giugno a Carpineto Romano, il 5 giugno a Roviano e il 15 giugno a Tivoli, sempre alla presenza dei primi cittadini.

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