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Cronaca Malagrotta

Rifiuti, vertice in settimana per decidere il futuro di Malagrotta

Tra giovedì e venerdì il presidente regionale Zingaretti, il sindaco Marino e il ministro all'Ambiente Orlando dovrebbero incontrarsi per stabilire la strategia

Occhi di nuovo puntati su Malagrotta. Dopo la denuncia dei cittadini, pubblicata nei giorni scorsi da Romatoday, sulla possibilità che nella discarica di Roma si versino ancora rifiuti non trattati, al centro dell'attenzione c'è di nuovo lei: la discarica alternativa che dovrebbe sostituire l'enorme invaso aperto da oltre trent'anni nella Valle Galeria. Il motivo è semplice: alla fine del mese scade l'ennesima proroga di Malagrotta e, a meno che non ci si voglia trovare la città piena di rifiuti, sarà necessario firmarne un'altra.

Il balletto dei siti papabili è durato diversi mesi quando alla regione c'era Renata Polverini e al Comune Gianni Alemanno. E ora alla prova dei fatti arriveranno il nuovo amministratori di centrosinistra, il presidente regionale Zingaretti e il sindaco Marino.

Il governatore allontana le polemiche e annuncia un incontro con il ministro all'ambiente Andrea Orlando che si terrà tra giovedì e venerdì. “E' molto positivo che a Malagrotta non si interrino più rifiuti ma materiale trattato, è una conquista storica. Ora con la nuova amministrazione comunale collaboreremo affinché diventino operativi gli obiettivi che ci siamo dati. Finanzieremo la raccolta differenziata e non ho dubbi che la nuova organizzazione scommetterà sul mettere a frutto queste risorse per dare a Roma la vera svolta di cui ha bisogno, rifondare il ciclo dei rifiuti”.

Nessun malumore nemmeno sul tema più spinoso: l'indicazione del nuovo sito. “Il Comune dovrà fare una valutazione, ne discuteremo, c'è un clima molto positivo. E' uno di quei temi fuori dalle polemiche, per fortuna”.

Anche il ministro Orlando si è espresso oggi sulla questione Malagrotta, a margine della presentazione del rapporto Ecomafia 2013. “Dobbiamo andare oltre Malagrotta, rafforzare il percorso realizzato fin qui per non portare più in discarica i rifiuti tal quale, obiettivo già raggiunto nella provincia di Roma. Bisogna rafforzare il percorso della differenziata” ha affermato.

Infine il ministro si è espresso anche sui 'poteri' da affidare al commissario straordinario per l'emergenza rifiuti romana, Goffredo Sottile. Il 7 luglio scadrà la sua nomina e il ministero non solo dovrà decidere se rinnovargli la nomina ma anche se fare in modo che la nuova proroga sia firmata da Sottile. Infatti, questa decisione, in base a quanto stabilito dal precedente ministro all'ambiente Clini, non rientra tra le facoltà del prefetto. Orlando ha affermato: “I poteri ci sono, il problema è decidere con gli altri enti come farli esercitare”.

Polemica  una parte dell'opposizione: "Il fatto di andare oltre Malagrotta è un percorso che da tempo promuoviamo e su cui abbiamo già avuto modo di lavorare in queste settimane nella commissione Ambiente. Da parte della Regione Lazio non c'è però stata alcuna concreta presa di posizione e, anche oggi, dal presidente Zingaretti non emergono elementi di novità e di chiarezza nè sulle specifiche competenze nè su ciò che si intende fare" ha dichiarato il capogruppo de La destra alla Regione Lazio Fabrizio Santori. "Bisogna chiudere Malagrotta e procedere con il piano di risanamento della zona" ha dichiarato. "Non vogliamo più sentir parlare nè di nuovi siti nè di nuove linee di gassificazione in quest'area".

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