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Cronaca Malagrotta

Malagrotta, il Codici denuncia: "Aprire una commissione d'inchiesta per le morti sospette"

Ore decisive per la discarica di Roma. Domani ci sarà l'incontro tra ministero ed enti locali. Intanto il Codici fa luce sulla situazione ambientale

Sono giorni importanti per l'emergenza rifiuti romana. Mentre le istituzioni sono al lavoro per trovare una soluzione post-Malagrotta, anche se su questo punto per ora non è trapelata alcuna informazione da parte delle stesse, i cittadini della Valle Galeria non abbassano la guardia. E se ieri in Procura è stato depositato un esposto da parte dei cittadini allarmati dalle immagini che testimonierebbero il versamento di rifiuti non trattati in discarica, oggi è il Codici, il Centro per i diritti del cittadino, a puntare i riflettori su quanto avviene nella Valle Galeria.

Al centro dell'attenzione del Codici ci sono una serie di 'morti sospette per inquinamento' oggetto di un'Azione collettiva popolare avviata nell'ottobre del 2012. Il sospetto è che una serie di residenti nella zona limitrofa alla discarica si sia ammalato, e poi morto, a causa dell'inquinamento prodotto dal sito di smaltimento dei rifiuti. Scrive il Codici: “Da numerosi studi si rileva una correlazione tra le sostanze  presenti nelle acque a ridosso della discarica di Malagrotta e le patologie che hanno colpito i residenti della zona”. Secondo il codici quindi molti dei tumori e delle patologie respiratorie contratte da quanti abitano vicino al grosso invaso sono causate dalla presenza nell'acqua di sostanze nocive come l'arsenico.

L'allarme, e la denuncia, del Codici di fronte a questa situazione che, per usare le parole di Marisa Barbieri, responsabile del Codici, “ha causato fin troppe conseguenze funeste sulla vita dei residenti”, è doppia. Da un lato la richiesta d'archiviazione dell'Azione Collettiva da parte del Pm. L'udienza che deciderà se archiviare o meno le indagini si terrà l'8 luglio prossimo.

Dall'altra il silenzio delle istituzioni di fronte a una realtà così drammatica. In particolare il Codici ha denunciato di aver richiesto all'inizio del mese un'audizione sul tema alla Commissione delle Politiche Sociali e Salute, a quella all'Ambiente e alla Sanità della Regione Lazio “ma nessuno ci ha ancora risposto”. Così ieri il Codici si è rivolto direttamente al presidente della Commissione Politiche Sociali, Rodolfo Lena, per avere informazioni in merito. Il Codici infatti, “visto il carattere emergenziale che ha assunto la vicenda” ha chiesto al Consiglio Regionale di istituire una Commissione d’Inchiesta per accertare la reale incidenza e responsabilità delle numerose morti sospette nella zona di Valle Galeria. “In base ai dati esistenti, derivanti anche da indagini sull’inquinamento della zona, esiste una netta associazione tra l’inconsueta incidenza di mortalità in loco e i livelli di esposizione al alcune particolari molecole” scrive l'associazione.

A commentare la vicenda Fabrizio Santori, capogruppo de La Destra alla Regione Lazio e componente della Commissione Ambiente: “Nel silenzio generale, i residenti continuano a denunciare lo smaltimento dei rifiuti non trattati in discarica attraverso foto e video documentati, l’associazione Codici chiede una commissione d’inchiesta sulle morti sospette mentre la Regione Lazio sembra non accorgersi di nulla e non attiva alcun monitoraggio ambientale nella zona”.

Domani si terrà invece l'incontro tra il ministro all'Ambiente, Andrea Orlando, il presidente regionale Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Ignazio Marino. L'ha annunciato il governatore Zingaretti che però non ha anticipato nulla sulle possibili alternative da mettere in campo. Basta proroghe in bianco però. Il ministro Orlando ha già annunciato che “non darà proroghe in bianco”. Per il ministro: “Trovare una nuova discarica è la condizione per la proroga”.

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