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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Magliette e giacche incitanti all'odio razziale: sequestro a Selva Candida

L'operazione degli agenti del XIII Gruppo Aurelio della Polizia Locale di Roma Capitale. Il ritiro per violazione delle Legge Mancino

Magliette e giacche incitanti all'odio razziale ed all'uso di sostanze stupefacenti. Questo quanto sequestrato in diversi esercizi commerciali in zona Selva Candida dagli agenti del XIII Gruppo Aurelio della Polizia Locale di Roma Capitale diretti dal comandante Giuseppe Bracci impegnati dal pomeriggio del 25 febbraio a reprimere il commercio di t-shirt inneggianti odio e violenza. Le magliette sequestrate sarebbero in totale una cinquantina.

FILIERA - In particolare i 'caschi bianchi' hanno ricostruito la filiera, risalendo al reale produttore dei capi di abbigliamento con sopralluoghi ed interrogatori. Si è scoperto in particolare che ad approvvigionare il negozio era un magazzino sulla Tiburtina. A sua volta lo stesso magazzino prendeva la merce da Prato.

LEGGE MANCINO - Per alcuni simboli si è reso necessario l'intervento di appartenenti alla comunità ebraica per comprenderne il significato. Il materiale è stato sequestrato e messo a disposizione della Autorità Giudiziaria. Si procede per violazione della legge Mancino del 1993, che sanziona e "condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista, e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali".

LA COMUNITA' EBRAICA - Il presidente della comunità ebraica ha "ringraziato il XIII gruppo Aurelio della Polizia locale di Roma capitale diretto dal Comandante Giuseppe Bracci e tutti i funzionari che hanno partecipato alle ispezioni che hanno portato al sequestro di t-shirt con disegni e frasi xenofobe e antisemite in alcuni esercizi commerciali della zona di Selva Candida e di grossisti distributori nella zona di Fiumicino risalendo anche alla filiera produttiva del centro Italia, interamente gestita da imprese cinesi".

Pacifici "ringrazia inoltre il comandante dei vigili di Roma Capitale Raffaele Clemente e la Digos, che si era immediatamente attivata in seguito a una nostra segnalazione. Affinchè altri esercizi commerciali non mettano più in vendita magliette simili a quelle sequestrate, che erano un chiaro incitamento all'odio e alla violenza, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, preoccupato per la diffusione di questo materiale pericoloso, vorrebbe promuovere un incontro con i leader della comunità cinese al fine di condividere con loro la gravita' di quanto accaduto e, con l'occasione, avviare uno scambio di relazioni culturali tese a facilitare la conoscenza tra le diverse minoranze di questo Paese".

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