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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il dramma di Cisterna di Latina: carabiniere spara alla moglie, poi uccide le figlie e si toglie la vita

Luigi Capasso si è tolto la vita dopo aver ammazzato le due bambine di 8 e 13 anni. In fin di vita Antonietta Gargiulo, che lotta fra la vita e la morte all'ospedale San Camillo

Si è tolto la vita dopo aver ucciso le due figlie di 8 e 13 anni. Tragico epilogo a Cisterna di Latina dove questa mattina Luigi Capasso, carabiniere in servizio a Velletri, ha prima sparato tre colpi alla moglie per poi barricarsi in casa con le due figlie piccole. L'appuntato di 44 anni, originario di Secondigliano, quartiere di Napoli, aveva prima ferito gravemente la moglie Antonietta Gargiulo, da cui si stava separando. Nell'appartamento sono poi state trovate morte anche le bambine e il militare dell'Arma, suicidatosi con la sua pistola d'ordinanza. La conferma è arrivata intorno alle 14.30 dal comandante provinciale dei Carabinieri, Gabriele Vitagliano: "La persona si è uccisa e le bambine come temevamo sono morte, verosimilmente da questa mattina, da diverse ore".

Luigi Capasso, chi è il carabiniere che ha ucciso le figlie e sparato alla moglie

Omicidio suicidio a Cisterna di Latina 

L'appuntato dei carabinieri in servizio alla stazione Velletri al termine del lavoro si era recato in casa della moglie da cui si stava separando e le ha sparato con la sua pistola di ordinanza. La donna è stata soccorsa e si trova ora in fin di vita all'ospedale San Camillo di Roma. E' accaduto questa mattina intorno alle 5 nei pressi del residence di via Collina dei Pini, al confine fra le province di Roma e Latina. L'appuntato Luigi Capasso di 44 anni, ha raggiunto la donna, Antonietta Gargiulo di 39 anni, mentre stava uscendo per andare a lavoro, alla Findus di Cisterna, ed era in garage. Qui, dalle prime informazioni, l'attendeva il marito che al culmine di un violento litigio ha esploso i colpi che l'hanno ferita gravemente all'addome, al petto ed allo zigomo. 

Omicidio suicidio a Cisterna

Barricato in casa con le figlie 

Dopo aver sparato alla moglie, il militare dell'Arma si era barricato in casa con le figlie di 8 e 13 anni, in un appartamento al secondo piano del palazzo,  tenendole in ostaggio. Una lotta contro il tempo, nella speranza che le figlie potessero salvarsi. Sul posto i carabinieri del comando provinciale di Latina assieme al comandante Gabriele Vitagliano ed al magistrato di turno Giuseppe Bontempo. 

VIDEO | Il comandante dei carabinieri: "Temiano il peggio"

VIDEO | Il racconto di una testimone

Carabiniere spara alla moglie e uccide le figlie a Latina 

Da quanto si è appreso tra marito e moglie era in corso la separazione; una separazione forse mai accettata dall'uomo. Una storia i cui contorni sono difficili da ricostruire al momento. Sulla sua pagina Facebook il carabiniere lasciava trasparire una vita tranquilla, di viaggi e giornate al ristorante. C'è anche qualche momento più cupo; lo scorso 10 febbraio Luigi Capasso aveva pubblicato un foto con una la frase: "Non dire mai a me non accadrà, io non lo farei mai, perché la vita sa essere imprevedibile e nessuno è immune da certe cose. Tutto capita, anche quello che mai avresti immaginato". 

Le indagini

Sono ora in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri per ricostruire i contorni della tragedia. Diversi i nodi da sciogliere, in particolare, quando le bambine siano state uccise dal padre. Il comandante provinciale dei carabinieri Gabriele Vitagliano, ha confermato che le piccole sono state uccise nel sonno nelle loro camere da letto. L'uomo si è sparato un colpo con la pistola. Era questa  l'ipotesi da subito considerata piu probabile, dal momento che alcuni vicini avevano parlato di altri colpi di pistola uditi subito dopo quelli sparati contro la moglie, ed anche perché, purtroppo, le bambine sono sono mai state udite nelle trattative con i negoziatori. 

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