rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Ciampino / Viale Roma

Campo La Barbuta: lite tra famiglie per una minore ridotta in schiavitù

L'alterco dovuto ad una 16enne voleva interrompere il matrimonio. La giovane costretta a rubare nella Capitale a bordo dei mezzi pubblici

All’inizio sembrava una lite tra esponenti nomadi di diverse etnie, ma quando i Carabinieri della Tenenza di Ciampino sono intervenuti hanno capito che le due fazioni, una di origine serba e l’altra di origine macedone, stavano litigando per una minorenne.

RIPENSAMENTO - Si tratta di una 16enne di origine macedone, domiciliata nel campo La Barbuta di Ciampino e che già tre anni fa era “andata in sposa” ad un ragazzo del campo di Castel Romano, di origini serbe, di due anni più grande di lei secondo un accordo stipulato tra le famiglie. Ma ora la giovane voleva rompere quel patto e voleva rientrare nella sua famiglia di origine. Questo “inaccettabile” ripensamento ha fatto accendere la lite di ieri visto che “il marito” ed il suocero non ci stavano proprio a “perderla” ed erano andati a riprendersela.

RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA - I Carabinieri intervenuti, dopo aver placato gli animi hanno ricostruito la vicenda ed hanno accertato che la famiglia acquisita, costringeva la minore a rubare nella Capitale a bordo dei mezzi pubblici o nelle vie del centro di Roma, con guadagni molto alti che però doveva consegnare alla famiglia del marito.

COSTRETTA A RUBARE - Insomma la giovane, ipotizzano i Carabinieri, era in uno stato di soggezione continuativa, costringendola  a rubare, sfruttandola, considerandola un oggetto di loro proprietà. Per questo motivo i Carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria i due uomini per riduzione in schiavitù ed hanno accompagnato la ragazza in una comunità di accoglienza su disposizione del Tribunale per i Minorenni.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Campo La Barbuta: lite tra famiglie per una minore ridotta in schiavitù

RomaToday è in caricamento