Licenziamenti Cooperative sociali: lavoratori sul tetto e minacce di suicidio
A San Giovanni, 400 lavoratori delle categorie protette protestano contro il mancato rinnovo dei contratti. Tra loro anche Pino Pelosi che si taglia le braccia e minaccia di uccidersi
Da questa mattina 400 lavoratori delle cooperative sociali stanno occupando l'Assessorato all'Ambiente di Roma a Porta Metronia, per protestare contro il rifiuto da parte della Amministrazione di rinnovare l'appalto scaduto nello scorso dicembre 2012. Tra i numerosi manifestanti, lavoratori di fatto a rischio di licenziamento e tutti appartenenti alle categorie svantaggiate (come, ad esempio, detenuti ed ex detenuti, disabili fisici e psichici, tossicodipendenti e senza fissa dimora) c'è anche Pino Pelosi, riconosciuto come il responsabile dell'assassinio di Pier Paolo Pasolini (libero dal 2009 e da quell'anno affidato ai servizi sociali), che salito anche lui sul tetto, minaccia il suicidio e, come raccontatoci in tempo reale da chi si trova sul posto, si è ferito e tagliato le braccia come segno di protesta.
"La nostra cooperativa copre il 40% del lavoro di manutenzione dei giardini e verde pubblico di Roma. Fermarci non vuol dire solo mandare a casa 400 lavoratori che versano già in condizioni socialmente disagiate, ma anche far perdere alla città un importante contributo in termini di servizi per la colelttività", ha dichiarato a RomaToday Annamaria Cesaretti, responsabile del circolo SEL di Casal Bruciato del Municipio V e portavoce della manifestazione. "Siamo qui a manifestare in modo pacifico, ma non ce ne andremo fino a quando non avremo ottenuto la proroga e quindi la possibilità di tornare a lavorare", ha continuato.
Nel frattempo, sul posto sono accorse anche le forze dell'ordine, che per il momento presidiano la situazione valutanto o meno l'eventualità di intervenire nel caso in cui la manifestazioni degeneri in scontri e violenze.
