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Cronaca

Addio madre e padre: sul libretto delle giustificazioni genitore 1 e 2

Accade al liceo Mamiani. La preside, Tiziana Sallusti: "Non si può fare finta di non vedere che oramai più della metà dei nostri studenti vive in famiglie allargate"

Sparisce la dizione padre e madre. Accade allo storico liceo Mamiani dove a giustificare le assenze degli studenti saranno il genitore 1 e il genitore 2. L'innovazione, nero su bianco, finisce sui libretti dei giovani, scatenando, come accaduto in Veneto ed Emilia Romagna, una valanga di polemiche.

LA PRESIDE - La preside Tiziana Sallusti che si è fatta promotrice dell'iniziativa racconta l'iniziativa: "Genitore 1' e 'Genitore 2' non vuole essere un'offesa a nessuno, sia ben chiaro, meno che mai alla famiglia. Non c'è nulla di più prezioso di una madre e di un padre, ma non si può fare finta di non vedere che oramai più della metà dei nostri studenti vive in famiglie allargate, dove uno dei due non è il genitore naturale, ma si prende cura del ragazzo come se lo fosse. Ecco perchè nel libretto delle giustificazioni c'è scritto 'Genitore 1', 'Genitore 2'. È stato semplicemente naturale, anche perchè è una richiesta che ci viene dalle famiglie".

MARRAZZO, GAY CENTER - Un plauso all'iniziativa arriva dal presidente di Gay center, Fabrizio Marrazzo: "La decisione è molto positiva e va nella direzione giusta anche per non discriminare i genitori gay e lesbiche. Ora questa decisione del liceo romano e quelle prese in altre scuole di altre regioni devono essere d'esempio affinché diventi una regola a livello nazionale valida per tutte le scuole. La tutela dei diritti civili, come la lotta alle discriminazioni verso tutte quelle forme di famiglia che esistono nella società è una garanzia che va estesa. Per questo facciamo appello al ministro dell'Istruzione, di cui conosciamo la sensibilità sul tema dell'integrazione sociale per le persone lesbiche e gay".

BELVISO - Durissimo il commento di Sveva Belviso, capogruppo Pdl in Campidoglio: "E' null'altro che una ridicola carnevalata arrivata in anticipo sulla stagione. È proprio attraverso queste forzature che si rende più difficile il dialogo sul delicato e importante tema dei diritti. Distruggere ogni cardine su cui si basa la società non aiuterà a crearne una più giusta. Picconare ogni certezza, non porterà maggiore sicurezza. Parlo con la stessa naturalezza che secondo la preside l'avrebbe guidata nella scelta, e dico che che per me e la stragrande parte degli italiani e dei romani le parole madre e padre sono intoccabili".

ALEMANNO - Sulla stessa lunghezza d'onda l'ex sindaco Gianni Alemanno che aggiunge: "Mi auguro che il Provveditorato agli studi intervenga immediatamente per correggere questa assurda iniziativa riportandola dentro l’alveo della Costituzione. Ricordo infatti a tutti i più illuminati progressisti, che in genere si atteggiano a grandi difensori della Costituzione della Repubblica italiana, che la nostra Carta fondativa parla esplicitamente di famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna finalizzata alla procreazione. Qualsiasi altra idea in merito non solo colpisce la nostra tradizione civile e religiosa, ma è contraria al nostro dettato costituzionale e quindi deve essere immediatamente corretta".

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