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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo monitoraggio delle polveri sottili nei quartieri, dati allarmanti

Il picco è sulla Colombo al piazzale Eur Fermi con 137,9 microgrammi per metro cubo di polveri sottili PM10, seguono piazza Belli, i Fori Imperiali, il Ponte di Ferro, viale Marconi e viale Ostiense

legambiente-mal-aria1Le polveri sottili in città sono tornate. Ad affermarlo è Legambiente che, attraverso un monitoraggio effettuato il 21 gennaio scorso, in una giornata piuttosto ventosa con piogge nei giorni precedenti, evidenzia comunque valori ben al di sopra del limite medio giornaliero stabilito dalla normativa di 50 microgrammi di PM10 per metro cubo.

Questi i dati nelle diverse zone monitorate: 137,9 microgrammi per metro cubo di polveri sottili PM10 lungo la Via Colombo a Roma al piazzale Eur Fermi, 129,9 a Piazza Belli a Trastevere, 75,7 in pieno centro al Colosseo su Via dei Fori Imperiali, 67,9 al Ponte di Ferro, 63,7 a Viale Marconi e 60,3 a Viale Ostiense.

Con questi dati riparte “Mal'aria”, l'ormai storica campagna di Legambiente contro l'inquinamento atmosferico e a favore del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile, con un appuntamento nella Capitale, dove sono tornate a sventolare le lenzuola bianche “No allo smog” di Legambiente, quest'anno anche per dire no al progetto di parcheggio interrato previsto dal PUP Fermi, grazie alla collaborazione dei comitati No PUP e del comitato di quartiere Marconi. Lungo il percorso di circa 10 chilometri, dall'Eur verso il Colosseo e fino a Trastevere, i volontari ambientalisti, grazie all'unità portatile di misura delle polveri Personal Dustmonit fornita dalla Con.tec Engineering Srl, hanno messo in luce come zone molto differenti tra loro siano accomunate da un unico nemico, traffico e polveri fini.

legambiente-mal-aria2Legambiente dunque è al fianco dei cittadini dei comitati contro il PUP di Via Enrico Fermi a Roma. Secondo l'associazione ambientalista, il progetto di questo enorme parcheggio è surreale, i 401 posti auto interrati, dei quali 179 box pertinenziali e 202 posti auto a rotazione, si inseriscono in un'area dove ci sono già circa altri 800 posti auto poco o niente utilizzati, a conferma della perdita di senso del programma urbano parcheggi, slegato ormai da qualsiasi intervento volto alla riduzione del traffico. In un'area come Viale Marconi, così trafficata e inquinata, sarebbe necessario dare spazio e forza al trasporto pubblico, con un nuovo tram su corsia protetta, l'immediata tariffazione della sosta per i non residenti e interventi per la ciclabilità. Sull'argomento però la società che si occupa della costruzione del parcheggio ha voluto fornire la propria versione, rispondendo alle paure di residenti e associazioni. (La CAM tranquillizza i residenti)

Analizzando i dati della rete di monitoraggio dell'Arpa Lazio, la situazione è ancora più chiara: a Roma nei primi giorni del 2011 sono già 119 gli episodi di superamento dei valori di legge per le PM10 e, come sempre, il primato spetta a Corso Francia, con 16 superamenti, insieme a Largo Preneste e Via Tiburtina, con 14 superamenti ciascuna. Estendendo poi lo sguardo al resto del Lazio la situazione non migliora molto. Frosinone e l'intera Valle del Sacco versano in una condizione molto preoccupante, dovuta alla vasta area industriale tristemente nota, oltre che all’arteria autostradale e a un caotico traffico cittadino: il capoluogo ciociaro ancora una volta finisce sul podio della classifica dell’inquinamento da polveri sottili nel Lazio, sia per l'anno 2010 appena terminato quando il limite è stato superato per ben 108 volte, sia per i primi giorni di gennaio quando il valore delle polveri consentito è stato superato già per 20 giorni. Emblematico è il caso di Ceccano che, durante tutto il 2010 aveva superato di 42 giorni il limite e in questo nuovo anno ha superato tutti i giorni i valori di legge come Frosinone, seguito da Alatri con 17 giorni di superamento e Ferentino con 15. Le centraline di rilevamento dell'Arpa non lasciano tirare un sospiro di sollievo neanche in provincia di Roma: a Colleferro, che ha già superato per 17 giorni i limiti, vi è la situazione più preoccupante, seguita da Ciampino con 13 superamenti e da Guidonia con 9. Considerando le altre province, si evidenziano Civita Castellana con 11 superamenti, Latina con 10 superamenti dei limiti e Rieti con 7.

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