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Cronaca

Legambiente: la Roma-Viterbo tra le peggiori tratte ferroviarie italiane

Secondo Legambiente, fare il pendolare tra Roma e Viterbo rappresenta ormai un'avventura sia che si scelga la linea ATAC Roma Nord, sia che si prenda la ferrovia regionale FR3 di Trenitalia

La Roma Viterbo è tra le peggiori tratte ferroviarie d'Italia. A dirlo è Legambiente che ha stilato una classifica basata su riduzioni di corse, lentezze, disservizi e affollamento. La Fr3 si attesta ai primi posti della triste classifica insieme alla Circumvesuviana, la Padova-Venezia e la Palermo-Messina.
Legambiente annuncia una giornata di mobilitazione il 18 dicembre per chiedere più treni per i pendolari, nuove carrozze e servizi migliori. Riparte così Pendolaria, la campagna dell'associazione dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi ogni giorno si sposta in treno. Perché la vita dei pendolari, purtroppo, non migliora, ma si fa sempre più incerta. Quest'anno, infatti, a fronte di tagli del servizio e aumenti del prezzo dei biglietti in diverse regioni, i disagi per i fruitori del trasporto pubblico su ferro sono largamente aumentati, complici governo e amministrazioni regionali.
Secondo Legambiente, fare il pendolare tra Roma e Viterbo rappresenta ormai un'avventura sia che si scelga la linea ATAC Roma Nord, sia che si prenda la ferrovia regionale FR3 di Trenitalia. La situazione peggiore la vivono i passeggeri sulla linea ATAC, 75mila ogni giorno, che si ritrovano con treni sovraffollati, vecchi e in ritardo.

Per il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini "quella dei treni per i pendolari è una vera e propria emergenza nazionale di cui nessuno sembra intenzionato a occuparsi. Negli ultimi anni il servizio in larga parte delle Regioni è andato peggiorando per la riduzione e l'incertezza delle risorse, che ha portato ad avere treni sempre più affollati, in ritardo e con le solite vecchie carrozze. Per chi si muove in treno ogni giorno la situazione è spesso disperata, con autentici drammi giornalieri che si vivono sulle linee del Lazio, della Campania, del Veneto. E' vergognoso che gli stanziamenti erogati dalle Regioni per questo servizio siano stati talmente risibili da risultare in molti casi inferiori alle spese per i gruppi consiliari. La nostra mobilitazione a fianco dei pendolari punta a cambiare questo stato di cose, Governo e Regioni devono impegnarsi concretamente per migliorare il trasposto pubblico su ferro".

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