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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ladri seriali in trasferta in Toscana per saccheggiare banche e farmacie: arrestati

Le indagini sono scattate quando un pomeriggio di metà marzo scorso. I tre ladri arrestati, tutti romani, colpivano farmacie ed istituti di credito di Firenze e Siena

In trasferta in Toscana per rapinare banche e farmacie. E' finita con le manette ai polsi la lunga avventura di tre ladri seriali romani arrestati, dopo una accurata indagine, dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Siena, diretti dal Vice Questore Aggiunto Sabatino Fortunato, supportati dai colleghi della Squadra Mobile capitolina.

IL PRECEDENTE - In manette sono finiti A.C. di 33 anni, R.T. di 38 anni, e C.C. 39enne, gli ultimi due con notifica dell’ordine di arresto in carcere, essendo essi già detenuti perché arrestati in flagranza di reato il 31 marzo 2016 per una rapina aggravata ad una gioielleria di Villalba di Guidonia, in occasione della quale, armati di una pistola, hanno sparato al titolare della gioielleria, ferendolo.

LE INDAGINI - Le indagini sono scattate quando un pomeriggio di metà marzo scorso, uno sconosciuto, presentatosi all’ingresso della filiale di località Staggia Senese di Poggibonsi della Monte dei Paschi di Siena, si è allontanato in modo sospetto dopo che un bancario, avvicinatosi alla porta a vetro, gli ha detto, senza aprirgli, che la banca era chiusa.

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Siena, informati dell’accaduto, hanno voluto vederci chiaro e, analizzando le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza della filiale bancaria, hanno rilevato in quella circostanza che l'uomo era sceso da un'autovettura, fermatasi a distanza e poi rivelatasi rubata, a bordo della quale viaggiavano altri due soggetti. In definitiva, tutto ha fatto ritenere che quei tre fossero determinati nell’occasione a rapinare quella filiale ma l’azione delittuosa non aveva avuto neppure inizio perché la banca era già chiusa.

RAPINE IN BANCA E FARMACIA - Nel pomeriggio del 17 marzo, poi, un uomo armato di taglierino ha rapinato la filiale di via Zani, a Siena, di Unipol Banca, impossessandosi di cinquantacinque euro. Due individui fuggiti in sella ad una motocicletta, uno dei quali armato di pistola, hanno messo a segno, la sera di quello stesso 17 marzo, una rapina alla farmacia di via Cassia Nord, località Tognazza, a Monteriggioni in provincia di Siena, che ha fruttato 200 euro.

Il giorno seguente, anche in questo caso di sera, ancora una volta due individui, di cui uno armato di pistola, hanno rapinato la farmacia comunale di via Borgo di Tressa, a Monteroni d’Arbia in provincia di Siena, riuscendo ad appropriarsi di milletrecentocinquanta euro ed allontanandosi a bordo di una motocicletta descritta di grossa cilindrata, evidentemente la stessa usata dai rapinatori nell’analoga azione delittuosa della sera prima.

La notte del 20 marzo, a Siena, nel centro storico, gli uomini della Squadra Volante della Questura hanno rintracciato in sosta e sequestrato la motocicletta BMW R1150R, usata per le due rapine alle farmacie delle sere immediatamente precedenti, risultata rubata a Firenze il 17 marzo 2016.

La sera del 21 marzo, invece, nel centro storico di Siena, esattamente dove la notte del giorno prima era stata individuata e sequestrata la motocicletta utilizzata dai rapinatori, è stata rubata, dall’interno di un’auto in sosta, una borsa da donna, in cui, tra le altre cose, c’era anche una carta bancomat, usata immediatamente dopo per prelevare illecitamente da uno sportello automatico 150 euro.

LA BANDA DI LADRI - La rapida successione in uno stretto arco temporale di una serie di azioni delittuose sostanzialmente simili ha subito indirizzato gli investigatori della Squadra Mobile di Siena a ritenere che queste fossero evidentemente attribuibili ad uno stesso e unico gruppo criminale, determinato e spregiudicato, arrivato in provincia da fuori con lo specifico proposito di compiere quelli che in gergo si definiscono "reati predatori".

INDIVIDUATA LA BANDA - Così dopo una indagine i componenti del gruppo, individuati dagli uomini della Sezione Antirapina della Mobile della Questura senese, sono risultati essere tutti romani e tutti pregiudicati. Alla loro identificazione gli investigatori sono giunti al termine di un complesso e coordinato lavoro, basatosi prima di tutto sull’analisi delle registrazioni video disponibili per alcune azioni delittuose, ma anche sull’acquisizione di dati ed elementi testimoniali.

Determinante, peraltro, è stato l’accertamento che i tre, proprio nei giorni in cui sono state compiute le azioni delittuose, abbiano preso alloggio, fornendo le proprie generalità, sia a Siena che a Firenze. Sul serbatoio della motocicletta BMW R1150R rubata, da essi utilizzata e rinvenuta nel centro storico di Siena la notte del 20 marzo, è stata inoltre rilevata, da parte del personale specializzato della Polizia Scientifica della Questura di Siena, un’impronta lasciata da un palmo di mano, attribuito con certezza alla mano sinistra di R.T..

IL PRIMO COLPO A FIRENZE - Nel corso delle indagini, è emerso che allo stesso gruppo criminale doveva essere attribuita anche la rapina della sera del 16 marzo 2016 presso la farmacia comunale di viale Europa 10 a Firenze, in occasione della quale due uomini, individuati in A.C. e C.C., di cui uno armato di pistola, erano riusciti ad impossessarsi di 750 euro.

Questo colpo compiuto a Firenze, è risultato cronologicamente il primo di una lunga serie ed ha determinato che la competenza a coordinare e dirigere le indagini per i reati in rapida successione attribuibili allo stesso gruppo criminale fosse assunta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, la quale, vagliati tutti gli elementi investigativi raccolti, ha chiesto per i tre l’applicazione di misura cautelare.

ARRESTATI TUTTI E TRE - Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Firenze, pronunciandosi sulla richiesta formulata dalla Procura della Repubblica e ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza per le rapine e per i furti, ha pertanto disposto verso i tre ladri romani l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

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