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Sapienza: a Psicologia il tirocinio diventa fantasma. Beffa per 400 studenti

La facoltà di psicologia, in seguito ad una modifica legata alla riforma universitaria, non riconosce 500 ore di tirocinio effettuato da centinaia di studenti

La denuncia parte dagli stessi studenti della facoltà di Psicologia, presso l’Università di Roma La Sapienza. Sembrerebbe che la segreteria accademica, in seguito ad una riforma non attuata in linea con i tempi determinati, non possa riconoscere il tirocinio, regolarmente effettuato dagli studenti, necessario per accedere all’esame di stato.

IL DANNO – Secondo uno studente della facoltà di Psicologia: "A Febbraio 2011, la segreteria di facoltà, ha richiamato tutti gli studenti che avevano già svolto 500 ore di tirocinio, per comunicare loro la necessità di prolungare il periodo di tirocinio post-lauream di altre 500 ore, e quindi di altri 6 mesi. L’avviso precedente è stato quindi cancellato da un giorno all’altro dalla segreteria e sostituito, stavolta con quello corretto. Altre università, come ad esempio quella di Torino, hanno dato più tempo ai loro iscritti per adeguarsi a questi cambiamenti.".
 
LA BEFFA – Centinaia di studenti si troverebbero ora in condizioni di non poter far valere il periodo di apprendistato regolarmente svolto, e costretti a prolungare quindi il loro percorso formativo di ulteriori 500 ore. Secondo Matteo Di Segni, studente di Psicologia alla Sapienza: "Addirittura alcuni studenti, avendo già pagato le prime rate delle scuole di specializzazione, perderebbero il diritto di accedervi, rimettendoci di conseguenza anche i loro soldi.".
 
IL VECCHIO ORDINAMENTO – L’ordinamento D.M. 509/99, attivo fino al 2008, prevedeva lo svolgimento, da parte degli studenti di Psicologia, di 1000 ore di tirocinio da suddividere in due semestri. Periodo di apprendistato necessario per accedere all’esame di stato di accesso all’Albo A degli Psicologi e da suddividere in 500 ore da svolgere prima della Laurea triennale, e 500 prima della Laurea Specialistica. 
 
IL NUOVO ORDINAMENTO – Nel 2008 l’entrata in vigore del nuovo ordinamento, D.M. 270/04, ha modificato il biennio di specialistica rendendola “magistrale” e obbligava tutte le università d’Italia ad adeguarsi ai cambiamenti non oltre il 2009. A subire cambiamenti sono state anche le dinamiche riguardanti lo svolgimento del tirocinio.
 
In base alla nuova legge, le 1000 ore complessive di praticantato, devono essere svolte interamente dopo il conseguimento della laurea “magistrale, ex specialistica.
 
IL RITARDO DELLA FACOLTA’ – La facoltà di Psicologia della Sapienza non solo non si è adeguata alle nuove direttive, ma avrebbe fornito informazioni errate a tutti gli studenti, comunicando che sarebbero state riconosciute le 500 ore già svolte prima della laurea triennale e che sarebbe stato necessario svolgere solo le rimanenti 500 ore dopo la laurea del biennio, per poter essere in regola. 
 
Questa comunicazione sarebbe stata valida sia per gli studenti della specialistica, sia per gli studenti che sarebbero dovuti passare dall’ordinamento della 509 a quello della 270. Gli studenti, ignari delle reali disposizioni legislative, si sono fidati di quanto asserito dagli addetti delle segreterie e dalla stessa responsabile dei tirocini, seguendo tali disposizioni.
 
IL COMUNICATO DELLA SEGRETERIA - “Per l’iscrizione all’albo A è richiesto il possesso della Laurea Magistrale (LM-51 DM 270/2004) con un tirocinio post-laurea di un anno continuativo pari a 1000 ore di attività così come previsto dal decreto 239 del 1992 (…). N.B. Coloro che nella triennale 509/99 avessero svolto correttamente il semestre di tirocinio pre-laurea entro settembre 2010, così come previsto dal vecchio regolamento tirocini, potranno accedere alla sezione A dell’albo con un solo semestre di tirocinio post-laurea.”
 
IL RICORSO AL TAR – Matteo Di Segni, uno dei tanti studenti colpiti da questa situazione, afferma: “Abbiamo inoltrato un ricorso al TAR per chiedere di annullare questo avviso per gli iscritti alla Magistrale in corso, ed è stato respinto solo in parte". Precisa l'avvocato che si è occupato del ricorso: "E' stata rigettata la richiesta cautelare di cui al ricorso al TAR proposto con cui i ricorrenti chiedevano l'ammissione comunque già dalla prima sessione di esami di coloro che le mille ore avevano già svolte cumulandole a quelle di fatto annullate a seguito dell'avviso per essere stata ritenuta "non utile", prosegue tuttavia il ricorso nel merito con cui ci si augura il TAR vorrà riconoscere quanto prima  le ragioni dei ricorrenti oltre a liquidargli il risarcimento tutti i danni arrecati, avendo La Sapienza pregiudicato gravemente sotto tutti i punti di vista il percorso formativo degli stessi".
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