Incidente in Etiopia: Joana, Djordje e Rosemary dal lavoro a Roma alla tragica morte nel disastro aereo
Sempre a Roma lavorava, alla sede della Fao in viale Aventino, Rosemary Mumbi
Joana Toole, Djordje Vdovic e Rosemary Mumbi non erano italiani ma avevano Roma nel cuore. Ci sono anche loro tra le vittime del volo dell'Ethiopian Airlines diretto a Nairobi, precipitato ieri mattina pochi minuti dopo il decollo dove sono morti anche Paolo Dieci, Pilar Buzzetti e Virginia Chimenti. I due, in settori diversi, lavoravano nella Capitale da tempo ormai.
Joana, inglese, solamente lo scorso venerdì aveva festeggiato il suo compleanno a Roma dove viveva da agosto, aveva appena compiuto 36 anni. Il padre, Adrian Toole, presidente della compagnia Transition Exmouth, ha raccontato di avere ricevuto una chiamata dal fidanzato della figlia e di avere avuto da questi conferma che la ragazza era a bordo dell'aereo precipitato in Etiopia.
Joana Toole lavorava alla Fao nel settore Pesca, e il suo viaggio a Nairobi era legato a un impegno professionale. Su Facebook sono tante le foto al Colosseo e al Circo Massimo. E a Roma aveva conseguito un master alla Lumsa sulla gestione di obiettivi di sviluppo sostenibile.
Djordje Vdovic aveva invece 54 anni. Era residente nella Capitale e dipendente del World Food Program presso il Regional Logistics Officer. Dopo una lunga carriera nel campo della gestione, della logistica e degli approvvigionamenti, era arrivato a Roma da un anno.
Oltre a Joanna e Djordje non si esclude che vivesse a Roma anche Rosemary Mumbi, con passaporto italiano, deceduta nell'incidente. Anche lei lavorava, alla sede della Fao in viale Aventino.