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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casal Bruciato / Via Sebastiano Satta

Omicidio Casal Bruciato, in manette il presunto killer di Alberto Ianni

Il 52enne Italino Mosto avrebbe ucciso Ianni che era andato in via Satta per chiarire una vicenda personale

Svolta nelle indagini sull'omicidio di Alberto Ianni a Casal Bruciato. Gli agenti della sezione omicidi della squadra mobile diretta da Andrea Di Giannantonio hanno tratto in arresto il 52enne Italino Mosto - detto Vitale -, ritenuto essere il killer che ha materialmente premuto il grilletto e freddato Er Mitraia in via Sebastiano Satta. L'uomo, nella serata di ieri, dopo aver raccontato tutto al suo avvocato si è presentato davanti alle forze dell'ordine, ricostruendo quanto accaduto quella sera.

Il movente passionale

In via Sebastiano Satta, all'ottavo piano, Italino Mosto risiedeva e qui Ianni si era recato per chiarire una vicenda personale. Il killer, secondo quanto si apprende, aveva stretto rapporti con la compagna del fratello di Mitraia. Una relazione tutt'altro che clandestina, nota a tutti nel quartiere.

Tra la vittima e il suo presunto assassino, secondo quanto riferito da quest'ultimo alle forze dell'ordine e come emerso da alcuni accertamenti, c'erano già state delle liti, tre in particolare. 

Liti precedenti tra il killer e la vittima

Mosto ha raccontato che anche quella sera Ianni aveva provato ad aggredirlo, colpendolo al volto: dalle forze dell'ordine si è presentato infatti con il volto tumefatto. Durante la colluttazione il 52enne ha estratto la pistola ed esploso tre colpi, uno dei quali ha colpito mortalmente Mitraia. 

Le indagini e la caccia all'uomo

Dall'una di martedì notte Vitale, nome con cui era noto a tutti nel quartiere, era irreperibile, nascosto non si sa dove. Le indagini, nelle primissime battute orientate sui precedenti di Ianni, si erano poi quasi subito rivolte sulle vicende personali. Gli accertamenti avevano acceso i riflettori sul 52enne che solo nella serata di ieri ha deciso di presentarsi dal suo avvocato e con lui quindi recarsi in Questura. Nel corso dell'interrogatorio è stato anche indicato il luogo in cui è stata nascosta l'arma utilizzata (una Tan Folio calibro 25), ritrovata a Tor Lupara. 

L'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal pubblico ministero, dovrà essere confermata dal Giudice per le indagini preliminari. 
 

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