È un'immagine dura e allo stesso tempo commovente, quella di Isabella Viola, la 34enne barista di via Nocera Umbra, nel quartiere Appio Tuscolano, morta il 18 novembre per un malore sulla metro B domenica scorsa. In un articolo apparso su "Il Messaggero", se ne ripercorre la vita: la sveglia alle 4 di mattina, il saluto ai 4 figli, e il viaggio da Torvaianica a Roma, con il mare davanti al luogo dove viveva che - come diceva la stessa Isabella - "è da mesi che non lo vedo".

Da Torvaianica a Roma, attraverso pullman Cotral, orari impegnativi, e due linee metro: la metro che è stata anche il teatro del malore che l'ha portata via. Isabella sognava di gestire un forno per preparare dolci, e nel frattempo lavorava con una collega al bar. La stessa collega che è stata l'ultima a sentirla al telefono: poi, la notizia della sua morte è arrivata nel quartiere - come riporta sempre "Il Messaggero" - tramite un dipendente dell'Atac.

E da lì, in poco tempo lo sconvolgimento del quartiere, che la conosceva e amava: quello sconvolgimento che ora si è trasformato in un aiuto, con una colletta per i bambini di Isabella. Colletta che viene raccolta nell'edicola accanto al bar in cui lavorava, lontano dal mare.