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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Parioli / Viale dei Parioli, 190

Baby squillo: "Siamo esigenti. Vogliamo vestiti, macchine, benessere"

Dagli interrogatori delle due ragazzine emerge come i clienti fossero a conoscenza della loro età. A pubblicare i verbali Repubblica e Messaggero

Tutto riportato nei verbali, nero su bianco. A renderli sono Il Messaggero e Repubblica ed il quadro che si disegna conferma tutto lo squallore della vicenda. Sono le baby squillo a parlare. Lo hanno fatto di fronte ai magistrati Maria Monteleone e Cristina Macchiusi. Gli interrogatori confermano sostanzialmente quanto emerso.

Nei fatti a spingere le due giovanissime a vendersi era la volontà di comprarsi droga, abiti griffati e altri oggetti costosi. Insomma vivere nel lusso più sfrenata "Io ho 14 anni, ma quando sono truccata dimostro di più". La ragazzina racconta di lei e della sua amica: "Siamo esigenti, vogliamo molte cose: vestiti, macchine, benessere".

Nessun dubbio per i clienti sul fatto che fossero minorenni. "E' capitato che alcuni, dopo averci visto, abbiano comunque avuto il rapporto sessuale". "Tutto é cominciato guardando quel sito di annunci", hanno raccontato le due studentesse di liceo, amiche del cuore fin dalle medie. La ragazzina più grande, che ha appena 15 anni, ha raccontato di "quell'uomo alto, moro, con tatuaggi, di 28 anni circa" (uno degli arrestati) che l'avrebbe ricattata dopo un rapporto sessuale chiedendo 1500 euro per non diffondere un video hard. "Questo signore mi ha anche detto che mia madre gli aveva dato l'incarico di vedere cosa facevo", aggiunge.

E poi c'é la cocaina. "E' vero che ho offerto la droga (alla mia amica) altre volte, lei mi assillava perché la voleva", ha detto a verbale la maggiore delle due adolescenti. E ancora il rapporto con le madri, con dei padri assenti, difficili situazioni familiari. Una delle madri é finita in carcere perché secondo l'accusa induceva la figlia a prostituirsi. L'altra invece ha denunciato ai carabinieri lo strano comportamento della figlia, che disponeva di troppo denaro e stava spesso fuori casa. Ma secondo una delle ragazzine "anche lei sapeva, o aveva intuito qualcosa".

Per questa vicenda sono al momento in carcere cinque persone. Le indagini di questi giorni hanno portato ad attenzionare anche altre 12 clienti.

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