Un inseguimento in piena regola, in stile James Bond che nelle scorse settimane sul Lungotevere ha messo le tende. Protagonista stavolta non l'agente segreto più famoso del mondo, ma i vigili e uno scassinatore di camper che si apprestava a derubare altre auto. L'uomo si aggirava sul lungotevere Aventino quando due agenti del Gruppo Trevi, in servizio di pattugliamento nell'area, insospettiti lo avevano notato. Alla richiesta dei documenti i sospetti hanno trovato ulteriore conferma: l'uomo infatti ha iniziato a inventare scuse, mostrando segni di nervosismo e di agitazione.

Con la scusa di prendere i documenti in auto, infatti, è riuscito a mettere in moto e a ripartire a forte velocità tentando di investire uno degli agenti il quale però, gettandosi di lato, è riuscito ad evitare il peggio.

Da qui è iniziato l'inseguimento, con i vigili intenti a seguire la Renault Twingo del ladro. Dopo la Sinagoga, il fuggitivo ha imboccato via dei Cenci contromano, fino ad chiudersi senza scampo in Vicolo Cenci, a via Arenula. Disperato, ha tentato una inutile retromarcia. Quindi lo speronamento dell'auto dei vigili e il tentativo di fuga a piedi. Inseguito dagli agenti per i vicoli, il ladro veniva raggiunto in poche decine di metri, dopo una rovinosa caduta a terra.
 
Nella Twingo sono state ritrovate tre borse con la refurtiva, tra cui un ipad, appena trafugate da un camper. Grazie agli effetti contenuti nelle borse sono stati rintracciati i legittimi proprietari: convocati al comando del Gruppo Trevi, sono alla fine tornati in possesso dei loro averi.

Arrestato e portato all'ospedale Fatebenefratelli per medicare le ferite riportate nella caduta, il ladro è al momento piantonato a vista: alla dismissione entrerà in cella di sicurezza al comando dei Vigili, e domattina verrà processato per direttissima per furto aggravato e resistenza. Nel camper sono stati poi ritrovati i documenti del ladro e il martelletto usato per sfondare i vetri.