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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Infernetto / Via Valfloriana, 32

Omicidio-suicidio all'Infernetto, vicini increduli: "Carlo e Gisella il ritratto della felicità"

"Non abbiamo sentito urla o rumori. Abbiamo solo visto i carabinieri davanti al cancello della villa", raccontano vicini di casa. Sul passato della coppia nessuna ombra

Una storia drammatica. Quando il dolore abbraccia così forte l'amore forte che, invece di dare vita, genera dolore, morte. Ancora una storia di un omicidio-suicidio, ancora nel X Municipio. Una storia diversa da quella di Massimo Di Giovanni e Claudia Ferrari, ma ancora una volta sono uomo e una donna a morire a causa del lato oscuro dell'amore.
 
E' la storia di Carlo Revetria 64enne colonello in pensione dell'Aeronautica Militare e Gisella Nano, insegnante di jazz in una palestra della zona di 58 anni e con l'hobby della pittura. Due persone che, a detta dei tanti amici accorsi davanti la loro villa all'Infernetto in via Valfloriana 32 A, erano innamorate da sempre, "il ritratto della felicità". Di quell'amore che, almeno visto dall'esterno, è quasi da invidiare. 

Sempre insieme, mai un litigio. Sorridenti, amici ed amanti. Questi erano Carlo e Gisella per tutto il vicinato. Una coppia che ne ha affrontate di ogni. Già perché la vita, con Gisella e Carlo, è stata dura. Entrambi hanno vissuto lunghe e faticose malattie. Entrambi però ne hanno tratto linfa per continuare ad essere "pieni di vita", come raccontano gli amici. 
 
Mauro, che li conosceva da 30 anni, vuole spazzare via i dubbi: "Erano persone gentili e tranquille. Lei era spesso in giardino a curare le piante. Lui, nonostante fosse in pensione, vendeva aerei privati della Piaggio in Cina e in India. Viaggiava molto. Si amavano". Carlo  da anni si curava per un brutto male. Era guarito, poi una ricaduta. Non era depresso, forse stanco, disilluso.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Ostia, la tragedia avrebbe preso corpo intorno alle 13:30 di oggi 1 marzo, nel corso di una animata lite verbale fra i due. Revetria avrebbe successivamente strangolato sua moglie per poi colpirla con un vaso in testa ed ucciderla. Il colonnello in pensione ha quindi chiamato un amico per richiedere l'intervento dei carabinieri. Arrivati sul posto i militari dell'Arma non hanno però potuto nulla nemmeno per il marito, trovato impiccato con una corda nel patio del giardino. 

"Non abbiamo sentito urla o rumori. Abbiamo solo visto i carabinieri davanti al cancello della villa", raccontano vicini di casa. Secondo gli investigatori non ci sarebbero dubbi sull'omicidio-suicidio. 

"L'ha portata via con sè, ha deciso lui. Li conoscevo. Carlo l'avrà uccisa perché l'amava troppo e voleva stare con Gisella anche in un'altra vita", dice, in lacrime, il signor Paolo anziano amico che vive nella vicina via Dobbiaco. 

Un altro lato di un femminicidio. Un amore vissuto, ma anche oscuro, che trasforma la gioia in tragedia. Nel frattempo i militari del Nucleo Investigativo di via in Selci, coaudivati dai Carabinieri di Ostia, hanno anche acquisito le immagini di video sorveglianza delle villa dei Revetria. Resta da accertare il movente

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