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Cronaca

Ruba mascherine e disinfettanti dal pronto soccorso: nei guai infermiere infedele

Il materiale in questione e 4 cellulari utilizzati dall'uomo sono stati sequestrati come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Roma

E' finito nei guai un infermiere romano di 50 anni che, nella mattinata di ieri, è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Colombo per l'accusa di peculato.

L'uomo, infermiere professionale in servizio al Pronto Soccorso del Cto Alesini della Asl Roma 2, al termine del turno notturno, è stato sorpreso dagli investigatori, già sulle sue tracce, con un notevole quantitativo di materiale sanitario tra cui soluzione fisiologica, garze, dispositivi di protezione, nonché materiale per la disinfezione, tutto nascosto al'interno della propria auto.

Gli accertamenti degli investigatori, insieme al Direttore Sanitario della struttura ospedaliera, hanno consentito di certificare che il materiale sanitario ritrovato in possesso dell'infermiere era corrispondente al lotto utilizzato dai vari ambulatori del Pronto Soccorso, di cui il 50enne ne aveva la materiale disponibilità.

La successiva perquisizione condotta nell'abitazione dell'infermiere infedele, ha permesso di sequestrare altro materiale sanitario dello stesso tipo di quello rinvenuto al mattino, oltre a numerosi dispositivi per prelievi di sangue, provette, forbici, lacci emostatici ed altro.

Il materiale in questione, e 4 cellulari utilizzati dal 50enne, è stato sottoposto a sequestro e l'infermiere, come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Roma turno arrestati, è stato associato presso la casa circondariale di Regina Coeli a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

"Provo rabbia e amarezza per il comportamento infedele di un infermiere che infanga una categoria professionale che sta in prima linea nel contrastare il virus anche a volte a discapito delle proprie vite. - ha commentato l'assessore alla sanità del Lazio Alessio D'Amato - Questo comportamento vile non può minimamente intaccare la straordinaria moltitudine degli operatori che si sta dedicando senza sosta a combattere il Coronavirus. La Asl competente ha già provveduto ad avviare tutte le procedure previste dalla norma per licenziare il dipendente infedele. Voglio inoltre ringraziare la Polizia di Stato del commissariato Colombo per la brillante operazione svolta con il sostegno della direzione sanitaria della struttura ospedaliera".

 

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