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Cronaca

Tangenti autobus, Ceraudo: "Il balzello era destinato alla politica romana"

Ascoltato dai pm anche l'ex amministratore delegato dell'Ente Eur Riccardo Mancini che ha ammesso di aver ricevuto 60mila euro

"Il balzello era destinato alla politica romana". E' quanto ribadito ieri dall'ex amministratore delegato di Breda Menarini, Roberto Ceraudo, interrogato nuovamente in carcere nell'ambito dell'inchiesta su una presunta tangente da 800 mila euro che sarebbe stata versata per la fornitura di 45 filobus alla società Roma Metropolitane. Il manager, assistito dall'avvocato Francesco Compagna, ha risposto per circa due ore alle domande del pm. Nel corso dell'interrogatorio si è cercato anche di chiarire l'entità della tangente. Secondo la Procura il denaro stanziato si avvicina agli 800 mila euro. Una cifra di cui parla anche l'imprenditore Edoardo D'Incà Levis il quale nell'ammettere di aver predisposto il 'fondo nero' utilizzato da Ceraudo, ha dichiarato al pm di aver appreso dallo stesso ex ad di Breda Menarini che la tangente era destinata alla "segreteria di Alemanno". Dal canto suo Ceraudo sostiene che la mazzetta è di 600 mila euro. Infine è fissata per venerdì l'udienza davanti a tribunale del riesame dove verrà discussa l'istanza di scarcerazione presentata dal difensore dell'ex ad di Breda Menarini.

MANCINI DAI PM - Pubblico Ministero che nella giornata di venerdì ha ascoltato anche l'ex amministratore delegato dell'Ente Eur Riccardo Mancini, indagato anch'egli nell'inchiesta sulla presunta tangente da 800 mila euro che sarebbe stata versata per una commessa di 45 filobus alla società del Campidoglio. Mancini che ha ammesso di aver ricevuto 60 mila euro, ma solo dopo che l'appalto era stato assegnato. L'ammissione, secondo quanto si è appreso, è avvenuta nel corso dell'interrogatorio al quale Mancini è stato sottoposto venerdì dal pm Paolo Ielo. Stando alle indiscrezioni Mancini avrebbe aggiunto di non sapere da chi e a quale titolo avrebbe ricevuto il denaro. Forse, avrebbe aggiunto, perché ritenuto un personaggio più influente. La deposizione dell'indagato non avrebbe soddisfatto il magistrato che sta cercando di ricostruire il percorso del denaro versato dall'ex amministratore delegato di Breda Menarini, Roberto Ceraudo, attualmente detenuto a Regina Coeli.

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