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Cronaca

Tangenti autobus: Riccardo Mancini ascoltato due ore dal pm

L'ex amministratore delegato dell'Ente Eur accusato di aver intascato parte di una 'mazzetta' da 500mila euro si è presentato spontaneamente dal pubblico ministero Paolo Ielo

Riccardo Mancini, ex amministratore delegato dell'Ente Eur, è stato sentito ieri, come indagato, dal pm Paolo Ielo nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta tangente da 500mila euro che sarebbe stata versata per la fornitura di 45 filobus alla società Roma Metropolitane. Mancini, assistito dall'avvocato Pierpaolo Dell'Anno, si è presentato spontaneamente al pm, secondo quanto si è appreso, per fornire la sua versione dei fatti. Massimo riserbo sul contenuto della deposizione. Mancini è ritenuto uno dei destinatari di parte della tangente versata dall'imprenditore Roberto Ceraudo, ex amministratore delegato della Breda Menarini, società del gruppo Finmeccanica che ha fornito parte dei mezzi a Roma Metropolitane.

ARRESTO CERAUDO - Negli ultimi giorni l'inchiesta giudiziaria ha avuto un'accelerazione grazie alle rivelazioni dell'imprenditore Edoardo D'Incà Levis. Un 'affare' da 20 milioni di euro, assegnato da Roma Metropolitane a Breda Menarini che ha portato all'arresto dell'amministratore delegato Roberto Ceraudo, con le accuse di corruzione e false fatturazioni in relazione ad un 'fondo nero' servito a pagare la 'mazzetta'.

DIMISSIONI MANCINI - Indagini che hanno portato lo stesso Mancini a dimettersi dall'incarico di amministratore delegato di Eur spa. Ex Ad che ha così commentato la propria scelta: "Ho deciso di rassegnare le dimissioni da Amministratore delegato di EUR S.p.A., sia in riferimento a non trascurabili problemi di salute che da tempo mi affliggono, sia per poter difendere in qualsiasi sede la mia onorabilità". In una nota stampa l'ormai ex ad ha dichiarato: "A tal proposito nei giorni scorsi ho avviato personali contatti con i Soci, rispettivamente Ministero dell'Economia e delle Finanze e Roma Capitale, ai quali ho comunicato la decisione di lasciare irrevocabilmente l'incarico ricoperto, lasciando naturalmente agli azionisti il tempo tecnico di convocare l'Assemblea dei soci, che dovrà provvedere alla nomina di un sostituto. Atteso ciò, ritengo questa mia decisione doverosa anzitutto nei confronti dell'azienda pubblica che ho rappresentato negli ultimi quattro anni e alla quale auguro un percorso di grandi successi e un futuro di forte prosperità".

SOSPETTA TANGENTE - Indagini partite nel settembre 2012 con il sospetto del pagamento di una maxi tangente che potrebbe essere stata pagata per una commessa del 2009 relativa alla fornitura di 40 autobus all'azienda trasporti di Roma Atac. A finire nel registro degli indagati quattro persone, tra cui appunto Riccardo Mancini, uomo di fiducia del sindaco di Roma Gianni Alemanno.

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