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Cronaca

Rifiuti, si indaga su Cerroni. Sottile conferma la discarica a Monti dell'Ortaccio

Un'indagine sulla gestione di Malagrotta e sulla nuova cava. Sottile insiste: "No alternative a Monti dell'Ortaccio"

Un'inchiesta sui rifiuti a Roma e nel Lazio con il patron di Malagrotta probabilmente inscritto nel registro degli indagati, il prefetto Sottile che continua a ribadire il suo sì alla nuova discarica a Monti dell'Ortaccio e gli Enti Locali che continuano, al contrario, a dire no a nuovi rifiuti nella Valle Galeria. Questi gli ingredienti principali del nuovo capitolo sui rifiuti romani.

L'inchiesta di cui ha dato notizia il settimanale l'Espresso riguarderebbe a tre filoni d'indagine: la gestione di Malagrotta, gli impianti per la produzione di combustibile da rifiuti (cdr) che Cerroni ha costruito ad Albano Laziale  e la cava di Monti dell'Ortaccio.

Su questi tre filoni si ripartono anche le considerazioni del giorno dopo. Sottile non accenna a fare passi indietro ma, al contrario, avanza spedito verso la realizzazione della nuova discarica nella Valle Galeria, più precisamente a Monti dell'Ortaccio, in alcuni terreni di proprietà di Manlio Cerroni, contro cui i residenti, i comitati, comune, provincia e regione si sono già schierati.
Il prefetto però va avanti e dichiara: “Io alternative a Monti dell'Ortaccio non ne vedo. Siamo sempre lì. Malagrotta diventa sempre più piccola come capienza residuale. "Questa è la situazione - ha detto - Mi rendo conto del disagio dei cittadini della Valle Galeria, ma non possiamo mettere Roma sotto lo scempio dei rifiuti".

Mentre il commissario all'emergenza Sottile non fa accenni all'inchiesta e all'interessamento in questa dell'area che lui propone, a commentare ci pensa Alemanno: “Ne ho letto sui giornali. Adesso bisognerà approfondire. Questo è un fatto estremamente grave e importante per la realizzazione del piano rifiuti. Sono notizie che si rincorrevano da tanto tempo ora bisogna vedere come fronteggiarle. Presto incontrerò il prefetto Sottile per avere una risposta". Alemanno ha infine negato di aver ricevuto pressioni da parte dell'industriale dei rifiuti.

Diversa la reazione dei radicali che chiedono le dimissioni di Sottile: “Alla luce delle rivelazioni contenute oggi nell'articolo dell'Espresso a proposito di tre filoni di inchiesta nei confronti della monnezza di Roma, laddove emerge come l'avvocato Cerroni sia insieme ad altri coinvolto nelle indagini sulle mancate autorizzazioni relative all'invaso di sua proprietà di Monti dell'Ortaccio, ci chiediamo se non sia il caso, da parte del commissario Goffredo Sottile, che ha individuato in questo luogo il nuovo sito per la discarica di Roma, di rassegnare le dimissioni da commissario ai rifiuti, in quanto sia il Noe, sia i vigili urbani, hanno contestato proprio sul sito da lui individuato un illecito edilizio e la deviazione illegale del corso delle acque". Ad affermarlo i consiglieri radicali alla Regione Lazio Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo. "E' inaccettabile come un commissario - aggiungono - chiamato a risolvere e decidere con pienezza di poteri il problema dei rifiuti e della nuova discarica a Roma, possa individuare ed effettuare scelte che si fondano, se sono confermate le indiscrezioni, su situazioni di manifesta illegalità".
 

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