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Cronaca

Metro B e B1: da domani servizio regolare. Pecoraro sblocca la situazione

Si è tenuto questa mattina l'incontro convocato dal prefetto Pecoraro tra Atac e sindacati per risolvere la questione "sciopero selvaggio" sulle linee metro B e B1. Le parti hanno firmato un accordo

Le parti si sono incontrate intorno a un tavolo, convocato dal prefetto Pecoraro. Ne è uscito un documento congiunto firmato da Atac, sindacati e Aurigemma in cui ci si impegna a proseguire il confronto "nelle sedi aziendali proprie, avendo cura di fornire gli strumenti necessari a garantire la continuità del servizio". La questione "sciopero selvaggio", che da giorni pare mettere a repentaglio il funzionamento regolare delle linee B e B1 della metropolitana, potrebbe essersi risolta, o quanto meno, sbloccata.

Da giorni, lo ricordiamo, i servizi registrano diversi ritardi e disagi a causa, a detta di Atac, di una serie di agitazioni messe in atto dai macchinisti che "scartano" i treni adducendo guasti e problemi di sicurezza. Per qualcuno si tratterebbe solo di scuse per protestare contro i turni straordinari, lasciandoli scoperti. Conseguenza la dimunizione del numero delle corse e l'attesa infinita sulle banchine per gli utenti. Attesa che, dopo l'incontro di questa mattina, dovrebbe attenuarsi. O almeno questo è quanto dichiarato da Atac che ha annunciato: "Siamo convinti che il servizio della metro già nella giornata di domani sarà regolare".

LE RICHIESTE DEI SINDACATI - La mediazione sembra essersi tradotta in una qualche apertura da parte di Atac alle richieste dei sindacati: adeguare la turnazione a quella della linea A e rivedere le percorrenze. "Quel che abbiamo chiesto è quello che noi in gergo chiamiamo il turno 'a spezzatino' - ha spiegato Pino Ricciardelli dell'Orsa - ovvero impiegare una parte dell'orario di lavoro a condurre la metro e l'altra invece a supporto il servizio come, ad esempio, manovrare i treni nei depositi o trasportare convogli in officina. Poi vorremmo anche la revisione delle percorrenze, ovvero dei tempi che si dovrebbero impiegare da un capolinea ad un altro. Perché sulla base di questi vengono fatti i turni".

"La turnazione della metro A - ha aggiunto Walter Sforzini dell'Usb - permette con lo stesso orario di lavoro, 6 ore e 10 minuti, una distribuzione del lavoro diversa che evita il crearsi di turni eccessivamente pesanti". Su questi temi i sindacati hanno detto di aver notato un"aperturà da parte dell'Atac ."Per questo - hanno concluso i sindacalisti - abbiamo firmato quella che possiamo definire una comunione d'intenti. Gli incontri con l'azienda potrebbero iniziare già da domani".

E ALEMANNO? - Detto questo il Prefetto Pecoraro avrebbe respinto ogni ricorso alla precettazione per i lavoratori, verifica richiesta ieri dal sindaco Alemanno. Sindaco che, per qualcuno, non è riuscito neanche questa volta a fronteggiare in autonomia l'emergenza. "Roma ormai non ha più un sindaco, ma solo un candidato alle primarie del Pdl. Alemanno scarica responsabilità e problemi su chi si trova accanto, senza alcun tipo di vergogna e giustificazione". Lo afferma, in una nota, il segretario del Pd Roma Marco Miccoli. "Oggi sulla Metro B1 la mediazione con i sindacati è stato costretto a trovarla il prefetto di Roma". 

CODACONS  - Nel frattempo che le polemiche su un fronte si placano e sull'altro si accendono, Codacons annuncia la presentazione di un esposto, che verrà depositato domani in Procura, in merito ai disservizi registrati in questi giorni e ai danni subiti dall'utenza. "Ancora una volta gli incolpevoli cittadini sono stati presi ad ostaggio dai lavoratori del trasporto pubblico - afferma il Presidente Carlo Rienzi - I disagi, che proseguono anche oggi, sono stati immensi, con attese fino a 40 minuti e passeggeri accalcati sulle banchine. Crediamo ci siano gli estremi per una indagine della magistratura, considerato che gli utenti hanno pagato biglietti e abbonamenti ricevendo un servizio ad intermittenza".

In particolare l'associazione chiederà domani alla Procura della Repubblica di Roma di accertare i fatti e le responsabilità legate ai disservizi sulle metro B e B1, alla luce dei possibili reati di interruzione o turbativa di pubblico servizio, attentato alla sicurezza dei trasporti (in relazione agli evidenti pericoli derivanti dall'affollamento di viaggiatori in banchina) e violenza privata nei confronti degli utenti. "Per quanto riguarda l'Atac - conclude Rienzi - chiediamo all'azienda di venire incontro ai passeggeri, lasciando aperti i tornelli e sospendendo l'attività dei controllori sulle due linee, almeno fino a che il servizio non sarà tornato alla completa normalità".

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