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Giovedì, 25 Aprile 2024
Incidenti stradali San Paolo / Viale Guglielmo Marconi

Morto dopo essere stato investito a piazzale Marconi: la famiglia cerca la verità

Cristian Tamilia è deceduto al Cto dopo essere stato ricoverato in prognosi riservato la notte dello scorso primo marzo. L'avvocato Rosalia: "Ancora troppe le zone d'ombra"

I suoi funerali si sono svolti lo scorso 15 marzo nella chiesa di piazza Don Bosco. Un quartiere che si è stretto attorno al dolore dei familiari di Cristian Tamilia, deceduto all'ospedale Cto di Garbatella lo scorso 11 marzo. Una vera e propria tragedia consumata dopo l'investimento del 34enne romano, avvenuto tra le 3 e le 4 della notte tra il 28 febbraio e lo scorso 1 marzo in piazzale Marconi, nella zona dell'Eur.

"ZONE D'OMBRA" - A tutelare gli interessi della famiglia di Cristian l'avvocato Emiliano Rosalia, che a distanza di pochi giorni dall'ultimo saluto al giovane residente nel quartiere del Municipio Tuscolano, sta cercando di fare luce su una morte sulla quale sussistono ancora "troppe zone d'ombra".

NOTTE PIOVOSA - Contattato telefonicamente dalla redazione di Roma Today, il legale difensore della famiglia Tamilia spiega: "Stiamo parlando di una madre distrutta, che ha perso il suo unico figlio. Proprio per questo vorrebbe avere un quadro esatto di quanto accaduto quella fatidica notte. Cristian è stato investito tra le 3 e le 4 del mattino di una nottata piovosa ed i rilievi stradali operati dagli agenti intervenuti sul luogo dell'incidente risultano ancora troppo deduttivi. Purtroppo pioveva tanto e alcune possibili tracce utili a ricostruire esattamente cosa sia accaduto sono state lavate via dalla pioggia".

MORTO AL CTO  - Giunte sul posto le volanti della Polizia Locale di Roma Capitale, gli agenti hanno trovato il corpo di Cristian in terra in condizioni disperate. Trasportato in prognosi riservata prima al Sant'Eugenio e poi al Cto il 34enne è morto dopo dieci giorni. Una situazione critica con il ragazzo del Don Bosco ricoverato in gravi condizioni (fratture multiple ad entrambi gli arti, ferita lacero contusa sulla regione frontale, un trauma da emorragia cerebrale e la rottura della milza). Da lì una corsa disperata, terminata con il decesso di Cristian avvenuto l'11 marzo nel nosocomio di Garbatella.

INDAGINE DELLA PROCURA - Subito dopo l'incidente la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo d'indagine per "omicidio colposo". A lavorare sul caso il pubblico ministero Maria Bice Barborini. Un investimento con troppe zone d'ombra, come sottolinea ancora il legale difensore della madre di Cristian: "Mancano delle informazioni dettagliate su cosa sia successo - continua a spiegare Emiliano Rosalia -. Per questo lanciamo tramite il vostro portale d'informazione un appello affinché, chiunque abbia visto qualcosa, ci aiuti a scoprire la verità sulla morte del giovane".

TESTIMONI DELL'INVESTIMENTO - "C'è la possibilità che quanto accaduto - sottolinea l'avvocato della madre di Cristian - sia stato visto dai conducenti dei taxi parcheggiati nell'area apposita a loro riservata posta davanti il luogo dell'incidente. Stesso dicasi per eventuali altre persone, presenti in una discoteca della zona da dove Cristian era uscito. L'obiettivo è fare piena luce sulle cause che hanno portato all'investimento di Cristian per dare delle risposte ad una madre sconvolta che ha perso il proprio unico figlio".

CONTATTI - A tal proposito l'avvocato Rosalia lancia un appello "affinché chi possa aiutarci contatti immediatamente la Procura della Repubblica, la Polizia Giudiziaria o lo studio legale al numero: 0637500001".

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