Incidente Via Goito: divieto di espatrio per l'investitore
Gabriel Luis Cervallos Castro, responsabile dell'incidente che ha causato la morte del motociclista Marco Bartoccioni, non può espatriare. Accusato dei reati di omicidio colposo e omissione di soccorso
Per Gabriel Louis Cervallos Castro, il ragazzo 28enne che si è costituito il 4 novembre per la morte del centauro romano Marco Bartoccioni, è stato deciso il divieto di espatrio. Il ragazzo, figlio dell'addetto alla difesa dell'ambasciata dell'Ecuador, si era presentato spontaneamente agli agenti del commissariato Flaminio dopo che, il 1 novembre scorso, a bordo di un'auto con targa diplomatica, si era reso responsabile dell'incidente mortale che avvenne tra via Goito e via Cernaia. L'alfa 156 sulla quale si trovava, aveva preso in pieno la moto guidata da Bartoccioni, che morì sul colpo.
Una nota del Campidoglio informa che “si è trattato di un complesso lavoro di 'intelligence' eseguito dalle unità del Gruppo Centro Storico della Polizia Municipale sulle direttive del Comandante del Corpo Angelo Giuliani. Le ricerche sono state talmente circoscritte al particolare veicolo, da indurre il conducente ad ammettere il suo coinvolgimento. E' stata inoltre fondamentale la collaborazione con il Cerimoniale della Farnesina.”
Le misure cautelari per il giovane responsabile, riguardano il divieto di espatrio per i reati di omicidio colposo e omissione di soccorso. I vigili di via Montecatini hanno notificato l'atto all'Ambasciata e poi all'avvocato della difesa. Hanno ritirato il passaporto al ragazzo e gli hanno presentato la notifica. "La stretta sinergia tra polizia municipale, il magistrato incaricato e il Ministero degli Affari Esteri ha permesso - conclude la nota del Campidoglio - di conseguire i risultati ottenuti che hanno dimostrato la validità dell'unità di intenti attivata da tutti gli uffici preposti".
