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Cronaca

Scontri a Roma, indagato un poliziotto. Lacrimogeni dal Ministero: "Esplosi dall'esterno"

Un poliziotto è indagato. Sarebbe ritratto in video e foto mentre manganella sul volto un ragazzo in terra. Sul video dei lacrimogeni i primi risultati della perizia dei CC confermano la provenienza esterna

Un agente è stata iscritto nel registro degli indagati. Prosegue l'inchiesta della Procura di Roma sugli scontri di mercoledì scorso, avviata poche ore fa per accertare se ci siano stati o meno eccessi nella gestione dell'ordine pubblico. Il poliziotto indagato, a quanto si apprende, sarebbe ritratto in video e foto mentre manganella sul volto un ragazzo in terra, un giovane 24enne di Belluno che, insieme ad altri sette ragazzi arrestati durante la manifestazione, è stato poi scarcerato con l'obbligo di firma. L'agente, in servizio presso il Commissariato Viminale, rischia la sospensione dal servizio. L'attività del Pm continua per identificare altri responsabili di presunti eccessi sia tra le forze dell'ordine che tra i manifestanti. Sono stati acquisiti video e foto che sono già all'attenzione e visionati dalla Digos di Roma.

IL VIDEO DI VIA ARENULA - Parallelamente prosegue, sempre nell'ambito delle attività investigative svolte attorno agli incidenti di mercoledì,  la questione "lacrimogeni". Ricordiamo che un video amatoriale pubblicato da Repubblica.it sono state diffuse immagini, girate da un palazzo di via Arenula, di gas lacrimogeni che sembrano provenire dalle finestre del ministero di Giustizia e indirizzate sul corteo di manifestanti. A proposito il ministro Paola Severino ha avviato un'indagine interna volta a chiarire la dinamica dei fatti. E il questore di Roma, Fulvio Della Rocca, ha già tracciato la sua ipotesi.

"Sono capsule di rimbalzo, lanciate dal basso con la classica traiettoria 'a parabola', hanno semplicemente urtato l'edificio" dichiarava nella giornata di ieri a poche ore dalla diffusione delle immagini. Confermerebbero la versione i risultati della prima perizia condotta dai carabinieri del Racis e inviata sia al ministro che alla Procura: "Un lacrimogeno esploso dall'esterno del ministero della Giustizia che ha "impattato sulla cornice" di una finestra ed è ricaduto "fratturandosi in tre parti". E ancora: "La gittata degli artifizi è dell'ordine di 100-150 metri, coincidente con il posizionamento delle forze di polizia all'altezza di Ponte Garibaldi, come osservabile dal video acquisito".
 

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