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Cronaca Acilia

Condoni edilizi: si apre un secondo troncone di indagini

Dopo il sequestro dell'archivio segreto all'ufficio condoni, i magistrati fanno sapere che sono 200 le pratiche sospette. L'inchiesta si affianca a quella sulle Terrazze del Presidente

Ad una settimana dalla scoperta del cosiddetto archivio segreto nell'ufficio condoni del Torrino, gli inquirenti hanno effettuato un monitoraggio di tutto il carteggio custodito segretamente ed hanno circoscritto, secondo quanto si è appreso, le pratiche “sospette” a circa 200.

Tante sono infatti le pratiche sospettate di irregolarità, tra le migliaia trovate in una sorta di archivio segreto all'Ufficio Condono edilizio di Roma e nelle abitazioni di alcuni dei 17 indagati, ad essere finite sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti della Capitale.

L'archivio era stato trovato nel corso di perquisizioni compiute il 20 gennaio scorso in seguito alla mancata consegna alla Procura di Roma della documentazione relativa alle "Terrazze del presidente", il complesso residenziale alla periferia di Roma sequestrato perché realizzato abuisvamente.

La documentazione era stata richiesta dai pubblici ministeri Sergio Colaiocco e Delia Cardia all'Ufficio Condono edilizio (Uce) e alla Gemma Spa, società che gestisce le pratiche di condono.

Queste 200 pratiche sospette aprono un nuovo fronte di indagini che si affianca all'inchiesta per la costruzione de Le Terrazze del Presidente.

L’attenzione degli inquirenti è focalizzata anche sull’iter seguito nell’approvazione degli accordi di programma: avrebbero consentito di aumentare o cambiare destinazione ad alcune aeree edificabili indicate già dal vecchio Piano regolatore. Per gli inquirenti, le concessioni in sanatoria sarebbero state rilasciate grazie a domande e falsi verbali redatti con la collaborazione di funzionari comunali.
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