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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Valle Aurelia / Via della Cava Aurelia

Incendio nell'appartamento a Gregorio VII, la badante ammette: "Sono stata io"

Una decina di giorni prima, aveva dato alle fiamme anche la casa al mare, a Cerenova. Di fronte agli elementi acquisiti, la donna ha ammesso il reato

Era la maggiore indiziata dell'incendio scoppiato l'8 settembre scorso in un appartamento di via della Cava Aurelia e alla fine ha ammesso le sue responsabilità. E' stata la badante che conviveva con l'anziana donna, la proprietaria di casa, a dare alle fiamme l'appartamento. Non solo. A lei è stato attribuito anche l'incendio, risalente a una decina di giorni prima, della casa a Cerenova dove le due avevano trascorso un periodo di vacanza.  

Dopo l'incendio di lunedì scorso, la donna era stata fermata perchè gravemente indiziata. Subito dopo l’intervento di vigili del fuoco e polizia, infatti, i sospetti degli investigatori del Commissariato Aurelio, diretto dal dott. Fabrizio Calzoni e di quelli del Reparto Volanti, che già il giorno prima erano dovuti intervenire per un principio di incendio nello stesso edificio, si erano concentrati sulla donna che, da accertamenti svolti nell’immediatezza, è risultata avere dei precedenti specifici.

Continuando nelle indagini, i poliziotti sono venuti a conoscenza anche di un precedente incendio, sviluppatosi circa dieci giorni prima in una casa al mare, a Cerenova, di proprietà del figlio della vittima, dove la stessa si era recata, insieme alla badante, per trascorrere un periodo di vacanza. Le cause, in un primo momento attribuite ad un mozzicone di sigaretta lasciato acceso nella sala hobby, si sono poi rilevate di tutt’altra natura.

Tutti questi indizi, in particolar modo l’ultimo episodio dove la natura dolosa dell’incendio era evidente in quanto appiccato da più parti contemporaneamente, hanno indirizzato subito gli investigatori nella direzione giusta. Di fronte agli schiaccianti elementi acquisiti, la badante ha ammesso spontaneamente di essere l’autrice degli incendi che avevano interessato le case di Roma e Cerenova, aggiungendo che per farlo aveva usato un accendino. In merito ai motivi che l’avevano spinta allo scriteriato gesto, l’indagata si è limitata a dire che è senza casa e che vive una situazione di disagio.

Indagata in stato di libertà e affidata ad un istituto di suore per essere seguita, la donna, mossa dal risentimento, ha poi contattato telefonicamente e anonimamente la vittima minacciandola di “tornare e terminare il lavoro iniziato”. Dopo la denuncia di quest’ultimo episodio alla polizia, gli investigatori hanno esaminato i tabulati telefonici della sospettata confrontandoli con quelli della vittima e l’hanno incastrata. Questa volta però per la “piromane” è scattato il fermo di indiziato di delitto. Per lei il magistrato ha disposto il divieto di avvicinamento all’abitazione della anziana donna.

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