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Cronaca Marconi / Lungotevere degli Inventori

Cani bruciati vivi a Marconi: tutti contro i rom, FederFida si dissocia

Intanto Rita Sanzi è stata ricoverata per un trapianto di pelle. La notizia si sta diffondendo e, su giornali e social network, ma con l'attenzione focalizzata sulle responsabilità, per ora solo presunte, dei rom

Sono passati tredici giorni dall'incendio di Ponte Marconi, in cui sono morti nove cani e una donna è rimasta ferita nel tentativo di trarli in salvo. Proprio oggi, 1 agosto, Rita Sanzi è stata ricoverata per un trapianto di pelle dopo le ustioni riportate lo scorso 19 luglio. In queste ore la notizia dei cani bruciati vivi si sta diffondendo su giornali e pagine Facebook, alimentando un'aspra polemica contro i Rom, individuati come i responsabili, o presunti tali, dell'incendio. Presunti tali perché le responsabilità finora non sono però state confermate e accertate da alcuna indagine e restano dunque ipotesi in attesa di verifica.

UNA PRECISAZIONE - “Purtroppo la storia di Rita si sta trasformando in una vera e propria istigazione alla violenza - dichiara Loredana Pronio, presidente di Feder Fida, l'associazione che ha seguito il caso, - Noi ci dissociamo da qualunque titolo o articolo o post in cui si additino i Rom come artefici di questo incendio. Né noi, né tanto meno gli inquirenti, siamo ancora giunti ad una conclusione definitiva”. Romatoday aveva intervistato Rita, e lei stessa ha dichiarato di non potersi dire sicura del fatto che siano stati i nomadi dell'altra sponda del lungotevere ad alimentare il rogo. “Trovo non solo scorretto quanto si sta scrivendo anche su Facebook - prosegue la Pronio, - ma pericoloso. La mia associazione attende che siano le indagini di chi di dovere a dare risposte definitive”.

APPELLO AL BUON CUORE DEI ROMANI - Intanto Rita questa mattina ha deciso finalmente di affrontare il delicato intervento: “L'emergenza è solo iniziata - spiega Loredana, - ora occorre che qualcuno si prenda cura dei suoi animali fino a quando Rita non si sarà ripresa del tutto dall'operazione”. Questo pomeriggio, alle 17, Feder Fida sarà sotto Ponte Marconi per organizzare una squadra di supporto: “Confidiamo nel buon cuore dei Romani. Aspettiamo amici volontari che ci aiutino nella distribuzione del cibo agli animali di Rita”.

Nove cani morti bruciati a Ponte Marconi | foto Russo/RomaToday

APPELLO ALLE ISTITUZIONI - La Pronio lancia anche un appello alle Istituzioni e al Sindaco: “Quando Rita uscirà dall'ospedale, dove andrà? Di nuovo sotto i ponti? Occorre che la politica le trovi una sistemazione prima della pausa estiva”.

L'XI MUNICIPIO - Nei giorni scorsi, Maurizio Veloccia, Presidente dell'XI Municipio ha incontrato Rita nel luogo dell'incendio, su Lungotevere degli Inventori. Lo abbiamo contattato per chiedergli come stia proseguendo la ricerca di una soluzione abitativa per Rita. “Purtroppo la situazione non è di nostra competenza, il nostro è stato più che altro un interessamento sociale - ha spiegato Veloccia, - inoltre la signora lavora in un altro municipio. Però sono stato a trovarla e mi sono messo in contatto con i servizi sociali e con il reparto per l'emergenza alloggiativa del Comune di Roma”.

UNA SOLUZIONE ABITATIVA ALMENO TEMPORANEA - Un alloggio almeno temporaneo, una roulotte in attesa che si trovi un posto più adatto alle esigenze di Rita, sono le soluzioni che prendono piede tra chi si sta occupando della situazione. “Abbiamo fatto presente il disagio di Rita agli organi competenti. La vicenda è delicata, perché la signora, come dipendente comunale, percepisce uno stipendio e quindi non ha formalmente diritto alla casa popolare. Cerchiamo intanto una soluzione provvisoria in attesa di capire come risolvere definitivamente la faccenda”.

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