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Cronaca Bufalotta / Via Mario Soldati

Brucia Porta di Roma: incendio distrugge 30 ettari di Parco delle Sabine

Le fiamme hanno sfiorato le abitazioni. Duro l'assessore D'Orazio: "Società Porte di Roma si prende gioco dell'amministrazione comunale"

Circa trenta ettari di parco carbonizzati in poco meno di tre ore. A fare la conta con i danni del vasto incendio divampato ieri nel III Municipio Montesacro il Parco delle Sabine e tutti i quartieri che gravitano attorno a quella che si può definire l'area di Porta di Roma. Un vasto rogo, scoppiato in un terreno invaso dalle sterpaglie che ogni anno, puntualmente con l'arrivo del caldo e dell'estate, prende fuoco, lambendo come nel caso di ieri anche le palazzine che costeggiano l'area incolta. 

DAL VIADOTTO A COLLE SALARIO - Alte e imponenti le fiamme che si sono sviluppate nell'area interessata dall'incendio. Una vasta porzione di territorio compresa tra Colli della Serpentara e Colle Salario. Le fiamme hanno infatti costretto i cittadini di diverse zone a chiudere le finestre causa fumo e fuligine. Dall'area del cosiddetto Viadotto dei Presidenti, l'incendio è stato infatti alimentato dalle alte sterpaglie che girano attorno all'area di Vigne Nuove, Casale Nei e Parco delle Sabine, sino ad arrivare al maneggio posto nel cuore del Parco delle Sabine, quasi a ridosso di Colle Salario

Incendio Parco Sabine (foto Bozzato Avs Cosmos, Parco Sabine fb)

FORZE IN CAMPO - Numerose le forze in campo per domare le fiamme ed evitare che l'incendio potesse creare danni alle persone e i residenti delle tante palazzine che se lo sono visti divampare sotto il naso. Oltre ai vigili del fuoco, nell'area erano presenti il Corpo Forestale dello Stato con l'ausilio di un elicottero ed i volontari dell'associazione Avs Cosmos di Protezione Civile. In via Mario Soldati e via Goffredo Lombardo anche polizia di Stato ed agenti della Polizia Locale di Roma Capitale. 

ASSESSORE D'ORAZIO - Spento l'incendio, il neo assessore della giunta del MoVimento 5 Stelle del Municipio Montesacro, non ha risparmiato pesanti critiche indicando anche delle possibili responsabilità: "Questo - le parole di Domenico 'Mimmo' D'Orazio sul prorpio profilo facebook - è il costo che l'amministrazione comunale, cioe noi, dovrà pagare per domare l'incendio a porte di Roma. Un'area devastata da cemento, con delle opere a scomputo stravolte, un parco fatto solo sulla carta, un impianto di irrigazione mai fatto funzionare se non al collaudo,con un impianto di illuminazione pubblica a rate, con una società Porte di Roma che si prende gioco dell'amministrazione comunale, con un dipartimento che non ha controllato la corretta esecuzione delle opere destinate a verde pubblico. E adesso paghiamo tutto questo".

AREA DI CANTIERE - L'assessore D'Orazio scrive ancora: "Un'area che di fatto è ancora area di cantiere visto gli scheletri che stanno costruendo ma quando si tratta di sfalciare il parco per magia diventa area pubblica. Cercheremo di capire che c'é dietro tutto questo, non sarà facile visto chi ha in mano questa urbanizzazione ma sicuramente ci proveremo per dare giustizia a chi vede andare in fumo le giuste aspettative pagate profumatamente". Un ringraziamento ai soccorritori è invece arrivato dal vicesindaco di Roma Capitale Daniele Frongia, che sempre sui social ha ringraziato chi ha provveduto a spegnere i tanti incendi divampati ieri in città, compreso quello del III Municipio. 

Casale Nei: incendio via Mario Soldati (foto Mirella L.)

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