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Cronaca

"Questi non entrano", ma sull'autobus tutti si ribellano contro il razzista

La storia raccontata da due volontari del centro Baobab di via Cupa. Sul bus 163 partito dalla Tiburtina la solidarietà dei passeggeri a due migranti

"Questi nun entrano e basta!". Un uomo si scaglia contro due immigrati, ma viene cacciato dai passeggeri del bus, il 163. Succede a Roma. Una storia, rara, di accoglienza, che non ti aspetti. A raccontarla Paolo, un volontario del centro Baobab di via Cupa.   

"Ore 13 e 30 circa siamo alla fermata di via Tiburtina e stiamo facendo salire i migranti per accompagnarli ad una mensa e farli mangiare. Un ragazzo corpulento ci si para davanti e indicando i nostri fratelli migranti dice: questi qui nun entrano". Non è un controllore, non è un agente in borghese, è un semplice cittadino che si scaglia senza ragione alcuna contro i due stranieri, chiedendo di mostrare i biglietti. Sono in due, Paolo e Pablo, i volontari pronti allo scontro. Non si aspettavano la solidarietà dei vicini passeggeri. 

"Un signore di mezza età e di pari stazza del coatto che ci precede gli risponde: "beh ma se non ti piacciono scendi te"; la signora a lui vicino: "ma che sei razzista?"; una ragazza poco dietro con la kefiah al collo: "a fascio de****"; il suo ragazzo: "e vattene!". 

Anche l'uomo viene colto di sopresa, non si aspettava la furia di un autobus intero. Decide di scendere, sbottando: "Bene me ne vado, nun ce viaggio co li negri io". Con l'applauso dei viaggiatori cala il sipario. 


 

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