rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Scarichi e depuratori abusivi nel litorale nord del Lazio: ventisei denunce

A Cerveteri diversi sversamenti illeciti, poi sfocianti in mare lungo il litorale di Ladispoli. Utilizzato anche un drone nelle operazioni di monitoraggio

Gli uomini della Capitaneria di porto di Civitavecchia, grazie ad una serrata attività investigativa con indagini e monitoraggi a tutto campo, hanno sventato una serie di minacce per l'ambiente marino.

VERIFICHE DEL 2014 - La Direzione Marittima del Lazio, nell'ambito delle attività di tutela ambientale che impegnano quotidianamente il personale della Guardia Costiera su tutto il territorio di competenza, ha tracciato un bilancio delle numerose ispezioni, verifiche ed accertamenti compiuti nel corso del 2014 in applicazione delle norme discendenti dal Codice dell'Ambiente, D.lvo 152/2006.

Si è quindi proseguito con una serie di controlli presso i maggiori impianti di depurazione del comprensorio che riversano le acque, da trattarsi e depurarsi a norma di legge, nel mare del litorale nord del lazio.

RETE FOGNARIA DI CERVETERI - Tra le diverse operazioni poste in essere, sono stati effettuati mirati controlli alla rete fognaria della città di Cerveteri, nel corso dei quali è stata accertata la presenza di diversi sversamenti illeciti, poi sfocianti in mare lungo il litorale di Ladispoli. L’attività, finalizzata di migliorare la balneabilità della citata area costiera, soprattutto in vista della prossima stagione estiva, ha portato a scoprire scarichi abusivi all’interno del fosso 'Manganello', affluente del fiume Vaccina che attraversa il centro abitato di Cerveteri in maniera sotterranea.

MANCANZA DI DEPURATORI - Su delega della Procura di Civitavecchia, è stata fatta luce sulla presenza di una lottizzazione edilizia totalmente sprovvista di allaccio alla normale rete fognaria, e che quindi, in assenza di ogni attività di depurazione, finiva per condurre liberamente a mare tutti i reflui prodotti, compromettendo gravemente i livelli di balneabilità alla foce del fiume Vaccina.

Bilancio Guardia Costiera Lazio 2014

UTILIZZATO UN DRONE - Al termine delle verifiche, effettuate anche con l'utilizzo di un drone teleguidato con videocamera e GPS, indispensabile per visionare le parti sotterranee, si è giunti alla denuncia di sei persone per i reati di abuso ed omissione di atti d’ufficio, falso ideologico, falsità ideologica in atto pubblico e danneggiamento, oltre all’elevazione di 60 verbali amministrativi per scarico non autorizzato ed ingiunzioni per un totale fino a 3.600.000 €.

INQUINAMENTO NEL FIUME MIGNONE L’attività di controllo ha portato a risalire il fiume Mignone, dove, presso i due impianti di depurazione del Comune di Canale Monterano, si è reso necessario denunciare i responsabili per i reati di immissione di rifiuti liquidi al suolo e sottosuolo, gestione illecita ed abbandono di rifiuti, elevando al contempo quattro verbali amministrativi tra i 1.500 e i 60.000 euro, per scarico non autorizzato, violazione alle prescrizioni e superamento dei limiti dei valori tabellari allo scarico di sostanze come azoto ammoniacale o per l’eccessiva presenza di escherichia coli.

LITORALE NORD - Ulteriori verifiche sono stati effettuate ai depuratori dei comuni di Tolfa ed Allumiere, dove gli uomini della Guardia Costiera hanno riscontrato varie irregolarità amministrative. Di particolare nota, è stata l’attività di controllo al depuratore in località Santa Severa Nord, nel quale i gestori dell’impianto sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di gestione illecita di rifiuti, scaturita dal palese mancato smaltimento dei fanghi di risulta.

Le attenzioni della Guardia Costiera si sono poi concentrate direttamente sul litorale di giurisdizione, dove sono stati riscontrati illeciti nel comune di Civitavecchia (zona Buca di Nerone) e Santa Marinella (località La Sassola), per abbandono irregolare di materiali considerati rifiuti speciali, cui ha fatto seguito l’identificazione e denuncia all’Autorità giudiziaria dei responsabili.

MULTE E DENUNCE - L'intensa attività di polizia ambientale, che continuerà con analoga priorità nel corso del 2015, ha impegnato gli uomini della Capitaneria di porto di Civitavecchia per circa 6 mesi, all’esito dei quali sono stati raggiunti risultati particolarmente significativi: 26 persone denunciate alla Procura della Repubblica di Civitavecchia e 79 sanzioni amministrative comminate per un totale fino a 4.400.000 euro.

Il dato più importante di tutta l’operazione, tuttavia, non può che essere l'aver diffidato tutti i soggetti inadempienti a risolvere con immediatezza le criticità riscontrate, al fine di rendere più chiare e pulite le acque del litorale, e contribuendo a rendere le aree costiere maggiormente fruibili a cittadini e turisti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scarichi e depuratori abusivi nel litorale nord del Lazio: ventisei denunce

RomaToday è in caricamento