Il New York Times, nella foto, facendosi eco delle critiche mosse in Italia soprattutto da politici e commentatori di sinistra si chiede se "l'Italia, che ha iniziato la guerra accanto all'Asse e finito con gli alleati, sia mai riuscita a riconciliarsi con il suo passato". Il sindaco di Affile, Ettore Viri, respinge le polemiche e ricorda che si tratta di una donazione privata di un cittadino, anche se quel cittadino è proprio lui: "Si trovava nel salone di casa mia", racconta aggiungendo di aver donato ingenti somme per la conservazione della tomba di Benito Mussolini, a Predappio. El Pais, titolando "Ombre fasciste su un villaggio italiano", parla del dibattito in corso ad Affile, dove alcuni sono convinti che "la storia è stata scritta: era un criminale", mentre altri ribattono che "la storia non è così chiara". 

 

L'opera costata quasi 130.000 è stata fortemente voluta dall'amministrazione di Affile che ha voluto onorare il 'famoso' concittadino, Graziani, originario di Filettino, nel vicino Frusinate, è sepolto proprio ad Affile. Nel paesino di 1500 abitanti la popolazione è divisa visto il passato del Generale fascista che usò i gas contro i libici ed etiopi e fu ministro della guerra nella repubblica di Salò.