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Cronaca Subiaco / Contrada la Maina

Subiaco: mura il cadavere del padre in una stanza per riscuotere la pensione

La macabra scoperta dell'anziano morto nell'agosto del 2011 da parte dei carabinieri in una casa isolata de la contrada La Maina. Il figlio, un 44enne disoccupato, è stato arrestato. Indagano i militari

Aveva nascosto il cadavere del padre morto nel 2011 per continuare a riscuotere la sua pensione di 1400 euro al mese. E' accaduto a Subiaco, nella alta Valle dell'Aniene, dove Giampiero Di Tullio un disoccupato di 44 anni, è stato fermato dai carabinieri. Il corpo dell'uomo, Domenico Di Tullio, un ex tipografo del Vaticano nato nel 1928, è stato ritrovato murato all'interno di una stanza in una casa isolata nella contrada La Maina, frazione di campagna del centro sublacense.

PENSIONE DEL PADRE - Dai primi accertamenti il cadavere dell'uomo morto ad 83 anni sarebbe stato occultato dal figlio tossicodipendente e con precedenti per spaccio ed uso di sostanze stupefacenti. La morte risalirebbe al 4 agosto del 2011. La scoperta è stata fatta dai carabinieri di Subiaco durante un controllo di routine, in quanto Domenico Di Tullio era possessore di alcune armi regolarmente denunciate e detenute. I militari, appena entrati in casa, hanno chiesto di poter parlare con il pensionato. Il figlio, in un primo momento, ha affermato che non era in casa in quanto gravemente malato e sotto la custodia del fratello residente a Roma. Quindi la scoperta di una stanza con la porta sigillata con il silicone.

NASCOSTO IN UN SACCO - I Carabinieri, coordinati dal capitano Alessio Falzone, non ottenendo risposte, hanno quindi sfondato la porta della stanza sigillata non trovando niente. Da qui un'ulteriore ricerca con la scoperta della creazione di un doppio muro, una sorta di nicchia costruita con mattoni e cemento per nascondere il cadavere del padre anche a chi riuscisse ad entrare nella stanza 'sigillata' (originariamente camera da letto dell'anziano). Il corpo era avvolto da un nastro adesivo come una mummia. In attesa dei risultati dei primi rilievi del medico legale, i carabinieri, visto il ritrovamento di alcune macchie di sangue, non escludono l'ipotesi che l'uomo possa essere anche stato ucciso. L'uomo, disoccupato, aveva vissuto per anni da solo con cadavere in casa. Ai vicini aveva raccontato che lo stesso era sotto la custodia del fratello residente nella Capitale in quanto gravemente malato.

Arrestato con le accuse di occultamento di cadavere, truffa aggravata e continuata il 44enne è indiziato di delitto.

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