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Cronaca Fiumicino / Viale di Coccia di Morto

Fiumicino: il geyser di fango è innocuo ma la vigilanza resta alta

Sopralluogo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: "Fenomeno nella norma". Montino: "Situazione sotto controllo. Non è dovuto a lavori per sottopasso Tevere, ma a interventi di messa a norma Italgas

"E' un vulcanetto di fango, dal quale fuoriesce gas di origine profonda, composto fino al 90% da anidride carbonica, una piccola percentuale di metano e di idrogeno solforato": così Maria Luisa Carapezza, responsabile scientifico dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sezione Roma 1 ha definito il 'geyser' di gas che fuoriesce da sabato scorso nella rotatoria di Coccia di Morto a Fiumicino. L'esperta ha compiuto un sopralluogo con il sindaco Esterino Montino e rappresentanti dell'Università di Roma Tre e dell'Italgas. Un fenomeno, quello del soffione, che ha destato sorpresa e che ha attratto costantemente molti curiosi, seppure ormai l'area é stata transennata e oscurata in questi giorni; tra i curiosi un gruppo di venti cinesi, in transito a Fiumicino, accorsi per fotografarlo dopo aver letto la notizia su internet. 

FENOMENO NORMALE - "Ciò che sta accadendo è un fenomeno del tutto naturale - ha spiegato Carapezza -, ovunque si perfori c'è un'alta probabilità che possa accadere; in tutto il Lazio ci sono vulcani e possono verificarsi delle emissioni di gas endogeni profondi, a volte con una componente di anidride carbonica, a volte di metano. Da sabato comunque il fenomeno non è cambiato e non si è allargato: quella che si vede è solo la parte superficiale con il potere erosivo del gas che produce la fuoriuscita del fango. Non possiamo dire quanto questo possa durare, è possibile anche per molto tempo. Il rischio non è elevato, c'è una sorveglianza attenta e costante, è comunque meglio, in queste situazioni, non avvicinarsi e respirare l'anidride carbonica da vicino che sottrae l'ossigeno nella zona a ridosso. Stiamo studiando e vogliamo capire bene il fenomeno - ha concluso l'esperta dell'Ingv - che è comunque assolutamente naturale".

IL PRECEDENTE NEL 2010 - "É un fenomeno singolare anche se è già successo nel 2010: la Regione, tra l'altro, ad Isola Sacra, in diversi punti, ha fatto circa 350 perforazioni per capire la provenienza e la profondità del gas, in relazione ad un fenomeno naturale che esiste da sempre in questa zona". A dichiararlo è il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino nel corso del sopralluogo questa mattina alla rotatoria dove da quattro giorni si registra il fenomeno di un soffione di gas naturale. 

LA PRECISAZIONE DEL SINDACO - "Qualcuno nei giorni scorsi - ha precisato Montino - ha detto che ciò che è accaduto e che si è allargato è dovuto al fatto che stavamo facendo in sondaggi per il nuovo sottopasso sul Tevere: non è vero; in realtà i sondaggi li stiamo compiendo esattamente dall'altra parte del fiume, a ridosso di Villa Guglielmi, con quattro perforazioni ad una profondità di 30 metri, un esame propedeutico necessario ad un'opera infrastrutturale di tale importanza. Qui, invece, nelle settimane scorse, c'è stata una perforazione che riguarda Italgas: una pura e semplice messa a norma degli impianti vicini, visto che a ridosso dell'area c'è uan cabina; una perforazione avvenuta ad una profondità abbastanza significativa ed è da lì che è partito il soffione. Per Italagas si è trattato di un atto assolutamente dovuto ma nessuno certo poteva immaginare che potesse subentrare questo fenomeno". 

VIGILANZA H-24 - "L'Istituto di vulcanologia - ha aggiunto Montino - e la Terza Università di Roma ci stanno dando la massima collaborazione e ci saranno accanto fino all'esame completo della natura del fenomeno: ciò ci fa stare tranquilli sulla tossicità e sulla sicurezza. Terremo alta la vigilanza h24, anche se questo ci costa in termini economici, ma la sicurezza non ha prezzo. Completate le verifiche tecnico-scientifiche - ha concluso - provvederemo a realizzare gli interventi appropriati sulla base delle indicazioni che l'Ingv ci fornirà". Ancora la responsabile scientifica dell'Ingv, Maria Luisa Carapezza, ha sottolineato che ora "si svolgeranno le verifiche per capire la composizione isotopica del fenomeno per capirne le origini".

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