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Cronaca

Gemelline scomparse nel Tevere: sospese le ricerche

La corrente potrebbe aver portato i corpicini fino al mare. Nessuna traccia neanche dai radar

Le bimbe di cinque mesi, lanciate nel fiume Tevere all'alba del 20 dicembre scorso da ponte Testaccio dalla madre Pina Orlando, restano ufficialmente "disperse". Nonostante gli sforzi dei vigili del fuoco e della polizia fluviale di trovare i corpicini il Tevere le ha inghiottite e da circa venti giorni le ricerche sono state sospese.

Anche l'utilizzo di speciali radar non ha consentito di individuare le piccole che sarebbero state trascinate via dalla forte corrente, forse anche fino al mare, pur non escludendo altre ipotesi. Per quasi un mese e mezzo i soccorritori hanno monitorato il fiume, dapprima anche con l'aiuto di due elicotteri, poi con i gommoni dei sommozzatori. 

Successivamente i pompieri hanno deciso di adottare una strategia affidandosi alla tecnologia. L'intero campo di ricerca è stato scandagliato due volte ma non si sono ottenuto risultati. I corpicini, quindi, a questo punto difficilmente si trovano lungo il corso del fiume. Per questo motivo le ricerche sono state interrotte. 

Il fatti sono avvenuti prima di Natale, il 20 dicembre. A dare l'allarme, intorno alle 6:20 del mattino, un testimone che aveva visto Pina Orlando lanciarsi da Ponte Testaccio. Quindi il ritrovamento del cadavere, alle 11:20, all'altezza di Ponte Marconi, a due chilometri di distanza. Delle due piccole, però, nessuna traccia.

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