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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Torre Spaccata / Via Marco Calidio

Da Roma in tutto il centro Italia per rubare auto nuove: in manette banda di 4 persone

Un giro d'affari milionario. La banda partiva da Roma e a Roma ritornava per far 'raffreddare' le vetture parcheggiandole tra quelle in sosta. Passati alcuni giorni le recuperava per rivenderle poi all'estero

Agivano sempre con le stesse modalità, rubando autovetture di grossa cilindrata, nuove di zecca, che poi rivendevano, esportandole all’estero, o facevano smontare utilizzandone alcune parti. Un giro d'affari di milioni di euro. Sei i colpi a loro certamente attribuiti e sono in corso accertamenti su altri episodi analoghi.

L’ingente attività criminale, dedita ai furti d’auto messi a segno ai danni delle concessionarie del Centro Italia, è stata però interrotta ieri dalla Polizia di Stato che ha arrestato in flagranza di reato quattro componenti della banda, due moldavi e due romeni, di età compresa tra i 25 e i 36 anni. Ad operare gli uomini della Questura di Siena coordinati dal Vice Questore Aggiunto Alessia Baiocchi e gli agenti della Mobile della Questura, diretti dal Vice Questore Aggiunto Sabatino Fortunato.

L'INIZIO DELLE INDAGINI - Tutto ha inizio lo scorso 21 marzo, quando la Polizia interviene a seguito del furto di autovetture Toyota, perpetrato nella notte, presso una nota concessionaria di Siena. Immediatamente scattano le indagini, che portano fino a Roma. Le quattro auto infatti vengono ritrovate in zona Torre Spaccata, parcheggiate regolarmente tra le auto in sosta. (QUI LA NOTIZIA ESCLUSIVA DI ROMATODAY DEL RITROVAMENTO).

E' questo ritrovamento che fa capire che il gruppo criminale si muove dalla Capitale andando a colpire in diverse città. Roma è la base dove le vetture vengono di fatto “fatte raffreddare” parcheggiandole tra le auto normalmente in sosta.

COME AGIVA LA BANDA - Dopo aver effettuato un sopralluogo alle concessionarie, andavano a rubare, talvolta anche cagionando cospicui danneggiamenti agli esercizi, autovetture ancora da immatricolare e quasi prive di carburante, insieme a diverse targhe. Ogni volta, si appoggiavano ad un vicino distributore, dove facevano rifornimento di benzina o gasolio, per poi mettersi in viaggio alla volta di Roma. Qui, le parcheggiavano per qualche giorno lungo la strada, mimetizzandole tra le altre in sosta, prima di riappropriarsene qualora nessuno si fosse "fatto vivo" nel frattempo.

IL BLITZ E GLI ARRESTI - A seguito delle indagini, sviluppate anche con appostamenti e pedinamenti, gli investigatori sono giunti, intorno alla mezzanotte di ieri, primo maggio, fino ad una concessionaria Mercedes di Foligno, in provincia di Perugia. A distanza, hanno avvistato una Fiat Stilo con a bordo uno dei quattro malviventi, che fungeva da “staffetta” precedendo di pochi metri tre auto Mercedes, cercando così di prevenire, evitandoli, eventuali controlli della Polizia. Da lì la carovana, sempre seguita e monitorata dai poliziotti, ha imboccato l’Autostrada A1 in direzione sud dove, nei pressi di Guidonia Montecelio, si è fermata.

IL PARCHEGGIO A GUIDONIA - A quel punto le autovetture rubate sono state regolarmente parcheggiate nelle vie limitrofe alle abitazioni, dopodiché i tre conducenti delle Mercedes sono risaliti sulla Stilo per ripartire, insieme al complice, verso Nord.
Le loro manovre hanno, ulteriormente, insospettito gli uomini della Questura di Siena, che coordinandosi con i colleghi della  Squadra Mobile di Roma, che sempre hanno lavorato con loro in stretta sinergia durante le indagini, li hanno fermati, anche con l’ausilio degli agenti della Polizia Stradale di Orvieto e Roma Nord, lungo l’Autostrada del Sole.

COLPO MILIONARIO - Durante il controllo, con relative perquisizioni dei quattro e dell’auto a bordo della quale viaggiavano, è peraltro emerso che uno dei due romeni, il più grande, aveva nascosto negli slip una chiave, poi risultata essere di un’altra macchina appena rubata. Subito gli investigatori hanno coinvolto i colleghi del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Foligno ed, insieme, hanno rintracciato altre tre Mercedes, tra le quali quella corrispondente alla chiave rinvenuta addosso allo straniero, lasciate in sosta poco distante dal concessionario, che i quattro stavano andando a recuperare prima di essere arrestati dalla Polizia.

A seguito di ulteriori accertamenti è emerso che oltre alle 6 autovetture erano stati asportati 3 computer portatili e cagionati alcuni danni all’esercizio.  Le Mercedes e i pc sono stati restituiti al titolare della concessionaria e la Fiat Stilo è stata sequestrata. I quattro componenti della banda sono stati, invece, accompagnati al carcere di Rieti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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