Camilluccia, piede di porco e fune con gancio per saccheggiare le case
L'allarme è arrivato dai residenti di zona che avevano notato un furgone sospetto. Sono stati quindi denunciati tre malviventi. Avevano con loro anche coltelli e vari arnesi per lo scasso
"C'è un furgone sospetto che si aggira in zona". E' questo la chiamata arrivata al numero 112 Nue da parte di cittadini, preoccupati, che hanno riferito alle forze dell'ordine di tre persone in strada giunte a bordo di un furgone, con targa romena, in via Nemea.
IL CONTROLLO - Sul posto si sono subito dirette le pattuglie del Commissariato Flaminio e del Reparto Volanti che hanno in breve individuato il furgone e fermato un uomo che tentava di nascondersi tra i sedili. Vistosi scoperto, il giovane ha tentato anche un estremo tentativo di fuggire, sferrando pugni e calci verso gli agenti, che sono però riusciti comunque a bloccarlo.
ARRESTATI I COMPLICI - Poi, una volta messo al sicuro il fermato nell'auto di servizio, i poliziotti hanno effettuato una battuta per individuare i complici, trovandoli e bloccandoli poco dopo nelle immediate vicinanze.
Una immediata perquisizione effettuata ha permesso di rinvenire coltelli, un piede di porco e numerosi altri arnesi atti allo scasso, oltre ad una fune con un gancio, utilizzata per arrampicarsi sulle ringhiere dei balconi e poter raggiungere così gli appartamenti da svaligiare.
DENUNCIATI - Dalle indagini effettuate in collaborazione con gli investigatori del Commissariato Ponte Milvio, due di loro sono risultati essere di nazionalità romena, il terzo macedone. Uno dei fermati era inoltre già noto alle forze dell'ordine per "reati contro il patrimonio". A loro carico, quindi, è scattata la denuncia all'Autorità Giudiziaria.
FOGLIO DI VIA OBBLIGATORIO - Il conducente del furgone dovrà rispondere di "possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli" e di "resistenza a pubblico ufficiale", mentre gli altri due di "possesso di coltello di genere proibito".
Tutti e tre, inoltre, sono stati colpiti da foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Roma, uno di loro anche da decreto di espulsione.
